I tre amici, sequestrati insieme a Agostino Zanotti e a Cristina Penocchio che sono riusciti miracolosamente a sfuggire alla morte per mano di truppe paramilitari stavano portando aiuti umanitari alle popolazioni copite dala guerra. La loro meta, mai raggiunta era Zavidovici, dove donne e bambini li stavano aspettando per partire per l'Italia accolti da famiglie di Cremona, Brescia, alba e di altri territori. Sono stati fermati a Gornji Vakuf, dove ora sorge un monumento a loro memoria, e spogliati di tutti gli aiuti e dei mezzi.
Fortunatamente i bambini e le donne di Zavidovici sono riusciti nel 1994, l'anno dopo la morte dei tre cremonesi ad arrivare in Italia dove hanno stretto un rapporto di amicizia e solidarietà con la comunità italiana che si è rafforzato sempre di più.
Il ricordo dei tre cremonesi è stato celebrato dal Sindaco della cittadina Bosniaca, da Zanotti, dal Sindaco di Zavidovici e da una rappresentante dell'ambasciata italiana a Sarajevo. Presenti anche gli amministratori italiani di cui 6 facenti parte del coordinamento enti locali per la pace.
Sabato la delegazione cremonese si è spostata a Sarajevo, dove ha visitato la città con architetti e intellettuali sopravvissuti all'assedio del 1992-1995. IL viaggio è poi terminato col rientro in Italia domenica 19