BOLOGNA - "Abbandonare vecchi preconcetti, imparare nuovi metodi di allenamento e sperimentare in prima persona le cose che si vanno ad insegnare". Così Giuseppe Guastadini, del coordinamento tennis della Uisp Emilia-Romagna, descrive il corso di formazione per insegnanti di tennis regionale tenutosi da ottobre a novembre, tra Bologna e la provincia modenese. Le lezioni, articolate in quattro weekend, sono state divise in due tipologie: una prima parte dedicata alle "aree comuni", in cui i futuri tecnici-educatori di tutti gli sport si ritrovano in un momento di studio trasversale sulle materie condivise nelle varie discipline, e una tecnica incentrata sulle metodologie di allenamento specifiche del tennis.I 23 partecipanti hanno prima seguito le lezioni tenute da Manuela Claysset, presidente del Consiglio nazionale Uisp, Massimo Davi e Carlo Balestri, rispettivamente responsabili dei settori formazione e internazionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti, quindi hanno lavorato sugli aspetti pedagogici del tennis con i docenti della lega tennis nazionale. "Requisito minimo per accedere al corso - spiega Guastadini - è essere dei tennisti provetti. Le lezioni tecniche non si concentrano sulla pratica ma sulle metodologie di insegnamento Uisp che va dall'attenzione alla parte psicologica alle capacità coordinative, dai rapporti dentro e fuori dal campo alla pedagogia specifica per i bambini".
Al termine delle lezioni gli aspiranti insegnanti hanno presentato una tesina ma il percorso formativo proseguirà ancora con 20 ore di affiancamento a istruttori Uisp esperti. "È un modo per tutelarli - conclude Guastadini - avviandoli a un lavoro che ci auguriamo possa essere svolto con la massima soddisfazione da parte di tutti".