BOLOGNA - È dai primi anni settanta che la Uisp, nell'ambito delle sue numerose discipline sportive e ricreative, contempla il tiro con l'arco in una visione ludico-culturale differenziata dalle altre federazioni, che lo diffondono nelle specialità agonistiche. Da alcuni anni, con l'espansione numerica dei suoi associati, il Settore Arco Uisp, incluso nella Lega Sport e giochi tradizionali, si è differenziato in vari stili, caratterizzati in diverse specialità: tiro con l'arco storico (di rievocazione), outdoor (tiro con l'arco non competitivo nei boschi) e "Fiore del Ciliegio" (disciplina introspettiva volta al rilassamento e alla meditazione di ispirazione orientale).
Recentemente, grazie all'iniziativa di Moreno Scagliarini ed Ester Ercolessi, è stata creata la nuova specialità del "tiro con l'arco dinamico" che è stata presentata il 6 febbraio nella sede provinciale dell'Uisp Bologna a numerosi rappresentanti di società locali e di altre regioni. La nuova disciplina del tiro dinamico è ispirata dallo studio della ricchissima documentazione storica mediorientale in cui venivano codificati i principali pilastri (detti Arkàn) del tiro e, soprattutto, le tecniche di allenamento e addestramento sulla precisione, mobilità, destrezza e potenza. Ne risulta un modello particolarmente spettacolare e, per l'appunto, "dinamico", decisamente diverso dal tiro tradizionale, in cui la ricerca sull'uomo e sulle sue abilità diventa fattore principale e la ricerca tecnologica sui nuovi materiali non rappresenta più un fattore determinante per raggiungere punteggi sempre più alti.
Bisogna sottolineare che questa attività non si vuole sostituire a nessuna disciplina preesistente basata sul tiro al bersaglio statico, a quelle ispirate alla simulazione di caccia, né al tiro storico: per questo essa contempla la totalità delle attrezzature oggi disponibili sul mercato. Ciò che si vuole invece perseguire, attraverso una ricerca e sperimentazione, è un lavoro sulle virtù psicofisiche dell'arciere che di volta in volta si trova a dover risolvere problemi "pratici" verso un bersaglio elusivo, mobile e ingannevole.
Ospite d'onore alla presentazione è stata Maurizia Giusti, alias Susy Blady, notissima autrice e protagonista di programmi televisivi di intrattenimento e divulgazione culturale, che ha abbracciato la filosofia del tiro dinamico trovando attinenti le basi della disciplina alle iniziative che da tempo sta portando avanti. In un suo terreno alle porte di Bologna, limitrofo al parco Cavaioni, l'attrice ha infatti intenzione di realizzare un centro interculturale basato sulla filosofia dei popoli nomadi, ove troverà posto una Jurta mongola ed un percorso di tiro con l'arco dinamico Uisp oltre ad scuola di tiro. Il suo progetto, denominato "Nomadizziamoci", prevede infatti scambi culturali con i popoli delle steppe di oggi e momenti di divulgazione e formazione culturale rivolti ai giovani ed ispirati alla cultura della eco-compatibilità.