BOLOGNA - Ieri, 21 gennaio, al termine dell'udienza preliminare del processo seguito all'inchiesta "Black Monkey", 23 persone sono state rinviate a giudizio, molte delle quali imputate di associazione a delinquere secondo l'art. 416 bis. Questa importante decisione è stata assunta dal giudice Andrea Scarpa, accogliendo in toto le richieste del pubblico ministero Francesco Caleca. Il processo sarà celebrato nei confornti di diversi imputati collegati, a vario titolo, alla presunta organizzazione mafiosa che realizzava profitti con il gioco d'azzardo legale ed illegale, capeggiata da Nicola "Rocco" Femia.
Degli otto imputati che avevano richiesto e ottenuto il rito abbreviato, due sono stati assolti; agli altri il Gup ha inflitto pene variabili da un anno e sei mesi fino a sette anni e sei mesi, riconoscendo l'associazione a delinquere semplice e non quella, come richiesto dal Pm, di stampo mafioso. Le ragioni di questa scelta saranno note al deposito, entro qualche mese, delle motivazioni della sentenza.
Le quattro sedute dell'udienza preliminare si sono svolte, come dispone la legge, a porte chiuse, a differenza di quanto avverrà durate la fase del dibattimento che inizierà il prossimo 28 marzo. Costante la presenza dei volontari di Libera, all'esterno dell'aula, durante le varie fasi dell'udienza. Presenza che sarà garantita anche a tutte le udienze del processo, per sostenere l'azione delle parti civili, far percepire l'importanza e l'interesse per questo processo e per sostenere il giornalista Giovanni Tizian che mai si è lasciato intimidire dalle minacce mafiose.