BOLOGNA - È dai primi anni settanta che la Uisp, nell'ambito delle sue numerose discipline sportive e ricreative, contempla il tiro con l'arco in una visione ludico-culturale differenziata dalle altre federazioni che lo diffondono nelle specialità agonistiche. Da alcuni anni, con l'espansione numerica dei suoi associati, Arco Uisp, parte della Lega degli sport e giochi tradizionali, si è differenziato in vari stili, caratterizzati in diverse specialità: Tiro con l'arco storico (rievocazione), Outdoor (tiro con l'arco non competitivo nei boschi) e Fiore del Ciliegio (disciplina introspettiva d'ispirazione orientale volta al rilassamento e alla meditazione). Nel 2010 è stata creata la nuova specialità del tiro con l'arco dinamico, ispirata dallo studio della ricchissima documentazione storica orientale, dove venivano codificati i principali pilastri (Arkàn) del tiro, e soprattutto le tecniche di allenamento e addestramento sulla precisione, mobilità, destrezza e potenza. Ne risulta un modello particolarmente spettacolare e "dinamico", decisamente diverso dal tiro tradizionale, dove la ricerca sull'uomo e sulle sue abilità diventa fattore principale e la ricerca tecnologica su nuovi materiali non rappresenta più un fattore determinante per raggiungere punteggi sempre più alti.
Questa attività non si vuole sostituire a nessuna disciplina preesistente basata sul tiro al bersaglio statico, a quelle ispirate alla simulazione di caccia, né al tiro con archi antichi (infatti contempla la totalità delle attrezzature oggi disponibili sul mercato) ma vuole perseguire, attraverso ricerca e sperimentazione, un lavoro sulle virtù psicofisiche dell'arciere, che di volta in volta si trova a dover risolvere problemi "pratici" vero un bersaglio elusivo, mobile e ingannevole. Tra i tanti ambiziosi obiettivi che il Tiro Dinamico si propone, infatti, vi è quello di parificare le possibilità tra le varie attrezzature e stili di tiro. Nelle prime manifestazioni, pare che l'obiettivo sia più raggiungibile di quello che sembrerebbe possibile: infatti nei primi posti della classifica si trovano archi preistorici di solo legno a stretto contatto con quelli supertecnologici dotati di mirino.
Per chi non conosce ancora l'arco, nel tiro dinamico vengono presentate iniziative di carattere pluridisciplinare, in grado di far scoprire il fascino del tirare frecce. Si prevede, infatti, una ricca offerta che potrà coinvolgere appassionati di sport all'aria aperta delle Leghe Uisp vicine, come l'equitazione, la canoa, il modellismo (per la simulazione del bersaglio in movimento) ed altre. Inoltre, nell'ambito più propriamente culturale (e, soprattutto, con i bambini e i ragazzi in età scolare), l'arco diventa un mezzo per proporre occasioni di accrescimento attraverso lo studio della preistoria e dell'antichità. La "materialità" dell'arco racchiude infatti in sé tutte le principali tecnologie della materia naturale che hanno permesso l'evoluzione dell'uomo. Per poter comunicare una veste ludico-aggregativa dell'arco, le manifestazioni di tiro dinamico prevedranno momenti di aggregazione, dall'esposizione delle opere degli artigiani (che non riguardano solo archi e frecce) a momenti di dialogo e studio (conferenze) e gioco per i più piccoli. Questo concetto di "manifestazione integrata" deve contemplare la possibilità di poter assistere, per il pubblico, anche a quei momenti normalmente "occulti" e privati, dedicati ai soli arcieri agonisti, delle manifestazioni, per consentire a tutti di capire e apprezzarne la spettacolarità integrata nello scenario naturale.