Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Un salto nelle scuole con Diamoci un Mossa. Viaggio in sei comuni dell'Emilia Romagna

iamoci una Mossa: un nome ideale per un progetto di educazione motoria e promozione di sani stili di vita nell'infanzia. Questa iniziativa dell'Uisp è stata accolta in ben 6 Comitati dell'Emilia Romagna con un'adesione da parte delle scuole e dei bambini della nostra regione che ci permette di parlare di un grande successo.

Diamoci una Mossa nelle scuoledi Vittorio Martone


BOLOGNA - Diamoci una Mossa: un nome ideale per un progetto di educazione motoria e promozione di sani stili di vita nell'infanzia. Questa iniziativa dell'Uisp è stata accolta in ben 6 Comitati dell'Emilia Romagna con un'adesione da parte delle scuole e dei bambini della nostra regione che ci permette di parlare di un grande successo. È dal 2006 che questo progetto viene portato avanti grazie alla dedizione di numerosi operatori dell'Uisp, impegnati anche per quest'anno nel prosieguo della manifestazione che prende il nome di "Ridiamoci una Mossa". Nelle pagine dell'ultimo numero della nostra rivista quadrimestrale "Area Uisp", magazine ufficiale del Comitato regionale emiliano-romagnolo, abbiamo presentato i risultati del nostro viaggio all'interno delle scuole delle sei provincie coinvolte. Vogliamo qui lasciare spazio alle testimonianze integrali dei responsabili del progetto nei comuni della nostra regione in merito ai risultati ottenuti, all'interazione creatasi tra l'istituzione scuola e l'Uisp ed alle ipotesi di sviluppo di nuovi progetti sulla base di questa attività.

Paola Lanzon, presidente del Comitato di Imola: "Abbiamo finora riscontrato un numero molto alto di adesioni, con un incremento costante nel corso degli ultimi tre anni. Questo dimostra il consolidarsi della fiducia e dei rapporti tra l'Uisp e la scuola. Sul piano operativo, anche se il progetto è il medesimo per tutti gli istituti, esso ha finito con l'assumere un taglio lievemente differente in base al contributo delle persone che di volta in volta abbiamo incontrato. Inoltre, a partire da Diamoci una Mossa e con la collaborazione dell'azienda sanitaria locale, stiamo provando a sviluppare un'ulteriore iniziativa rivolta alle famiglie. Si tratta di una serie di incontri sul tema dei rischi connessi all'uso ed abuso di farmaci nell'infanzia. Siamo convinti infatti che questo possa rientrare in un percorso parallelo all'educazione motoria e alimentare, visto che ormai tutti questi tre aspetti sono connessi tra di loro ed appartengono alla riflessione e alle prassi sui sani stili di vita. Il nostro vuole quindi rappresentare un passo ulteriore verso la prevenzione, e da qui l'indispensabile partnership dell'Asl, e verso lo sviluppo di proposte che possano andare ancora di più incontro alle esigenze delle famiglie".

Paola Arquà, responsabile del progetto per il Comitato di Ferrara: "Differentemente dalle Uno dei pannelli illustrativi del progettopassate edizioni, quest'anno ci siamo concentrati sul distretto della provincia di Ferrara coinvolgendo le classi seconde, terze e quarte di tre scuole elementari. Sul nostro territorio abbiamo avuto delle difficoltà logistiche per quanto riguarda la collaborazione con l'Asl e siamo attivi per cercare di arrivare ad una svolta significativa nei nostri rapporti. Tutte le attività sono state fatte durante l'orario scolastico, compresa la festa finale dello scorso anno che è stata integrata con la manifestazione "Bicincittà". In quell'occasione siamo entrati in carovana nelle scuole proponendo attività che avevano come fase conclusiva la costruzione di una bicicletta. A Diamoci e Ridiamoci una Mossa abbiamo affiancato anche altri progetti, soprattutto all'interno delle scuole elementari in cui abbiamo l'appalto per fare attività motoria. Il nostro augurio, viste le esperienze precedenti molto positive, è quello di proseguire anche nei prossimi anni. Il confronto con alcuni ricercatori esperti di statistica ci ha poi spinto a riflettere con attenzione sui questionari che proponiamo ai bambini per la valutazione delle loro abitudini alimentari per cercare di ottimizzare questi importanti strumenti".

Federica Bona, responsabile del progetto per il Comitato di Parma: "I numeri di quest'anno parlano, rispettivamente per Diamoci... e Ridiamoci una Mossa, di 200 bambini coinvolti per un totale di 10 classi, e di 480 bambini per 22 classi. Chiaramente questi rappresentano dei risultati molto positivi per noi. A tutto ciò si affianca anche la soddisfazione per lo sviluppo delle professionalità dei nostri operatori dopo il corso di formazione nazionale che abbiamo seguito a Roma il 14 e 15 novembre scorso. Sul piano dell'organizzazione, quest'anno abbiamo aumentato sia le feste che gli incontri ed abbiamo puntato decisamente a rinforzare il rapporto con gli insegnanti, i quali hanno fornito una collaborazione di gran lunga superiore alle precedenti edizioni. Tutto il progetto è stato sviluppato in collaborazione con un pediatra dell'Asl e con l'affiancamento dell'assessorato comunale all'Agricoltura, che si è impegnato a fornire le merende a base di frutta per i bambini. Come Comitato dell'Uisp di Parma siamo già presenti in molte scuole della provincia con attività motoria tradizionale e natatoria. Chiaramente in tutti gli istituti in cui la nostra presenza era legata anche a Diamoci una Mossa abbiamo provveduto ad integrare i giochi e gli esercizi che già proponevamo con un panorama di attività legate al tema dell'alimentazione. Inoltre ai bambini proponiamo anche iniziative al di fuori della scuola, come ad esempio le escursioni sulla neve con le "ciaspole" oppure di orienteering e, anche in questi casi, l'esperienza maturata con questi due progetti ci ha permesso di legare il tutto ai temi dell'educazione alimentare e dei sani stili di vita".

I ragazzi di Diamoci e Ridiamoci una mossaSabrina Olivé, presidente del Comitato di Piacenza: "Il progetto, partito tre anni fa, ha visto un deciso aumento della partecipazione delle scuole fino a un totale di 1000 bambini coinvolti sia in città che in provincia. L'idea di allargarci oltre i confini urbani ha trovato realizzazione quest'anno per la prima volta grazie anche al fattivo contributo ed alla partecipazione di Comune, Provincia e Asl, nella fattispecie rappresentata dal primario del reparto di pediatria dell'ospedale civile di Piacenza dott. Giacomo Biasucci. Abbiamo in cantiere molte ipotesi di lavoro per proseguire il rapporto con le scuole, che già adesso iniziano a chiederci di continuare il nostro lavoro di promozione dell'attività motoria nelle ore curriculari anche oltre la fine del progetto. Rinforzare la nostra presenza nelle scuole in questo campo era di grande importanza per il nostro comitato e Diamoci una Mossa è servito a molto riallacciare rapporti che avevamo perso sul territorio".

Mauro Rozzi, responsabile del progetto per il Comitato di Reggio Emilia: "Con i due progetti siamo riusciti a coinvolgere in totale 1200 bambini di 44 classi appartenenti a 10 scuole elementari della nostra provincia. A loro si sono poi aggiunti altri 400 ragazzi di una società sportiva che ha inserito Diamoci e Ridiamoci una Mossa tra le proposte dei propri centri di avviamento. L'anno scorso il progetto è stato lanciato in 3 scuole diverse in via sperimentale per tarare il nostro tipo di intervento; oggi siamo alla seconda edizione e in questa occasione abbiamo potuto realizzare un'adesione più integrale ai suoi principi. La collaborazione con l'Asl di Reggio Emilia ci ha permesso di fare una raccolta dati molto precisa che, oltre alle abitudini alimentari e sportive, riguarda anche il peso dei ragazzi. Il tutto è stato fatto, ovviamente, in maniera anonima ed i dati raccolti sono stati messi a disposizione dell'azienda sanitaria per le loro ricerche statistiche. Anche la fase finale di verifica dei cambiamenti delle abitudini alimentari è stata effettuata con molta precisione. Sono prassi che ci hanno confermato la grande disponibilità dell'Asl, un interlocutore istituzionale serio e corretto che ci ha permesso di realizzare cose davvero importanti. Oltre allo sport, abbiamo avviato nelle scuole significative esperienze di teatro e di animazione per ragazzi. Ci sono scuole che si sono fatte coinvolgere da subito molto più di altre che, invece, hanno accettato il nostro come uno dei tanti progetti extracurriculari per poi entusiasmarsi ed appassionarsi di fronte ai risultati ed alla nostra credibilità. Tant'è che alcuni istituti hanno addirittura ampliato la proposta dell'Uisp con altre iniziative ed hanno cominciato a chiederci continuità anche per i prossimi anni. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo di alcune persone che voglio permettermi di ringraziare. Si tratta di Greta Saltalla, Annamaria Minnella, Ana Guerrero e della nostra operatrice Rosy, membro della nostra associazione sportiva Anni Magici".

Pier Paolo Pari, presidente del Comitato di Rimini: "Dal punto di vista numerico abbiamo coinvolto dieci classi del comune di Rimini per un totale di cinque plessi scolastici. Abbiamo agganciato il tutto ad altri due progetti di attività motoria nelle scuole dei comuni della provincia che si chiamano "Ripensare per riprogettare lo sport" e "Sport a scuola". A Rimini, che rappresenta la realtà sperimentale, stiamo andando molto bene, con un ottimo feedback con gli insegnanti e grande entusiasmo da parte dei genitori. Vogliamo chiaramente tenere unite queste nuove esperienze a Diamoci e Ridiamoci una Mossa cercando, di comune accordo le scuole, la Provincia e l'Asl di tramutare questa esperienza in un'attività fissa all'interno delle scuole".