Contro il pregiudizio, per dire che il calcio può costruire relazioni e superare la solitudine, per dire che il calcio è di tutti e non è solo affarismo o ricerca sfrenata della vittoria. “Matti per il calcio!” è un titolo bizzarro e provocatorio per un progetto che vuole aprire una discussione sui tabù e i pregiudizi che ruotano attorno al concetto di normalità e di follia. L’Uisp condivide con i Centri di salute mentale del Piemonte e della Valle D’Aosta e con i servizi sociali del Comune di Torino, azioni di promozione sociale che hanno l’ambizione di intervenire sul terreno dei modelli culturali, sui pregiudizi, su ciò che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni e su ciò che è diverso e di cui spesso si ha paura. Lo sport può dare un contributo importante per costruire occasioni di riabilitazione “psico-sociale” e promuovere valori universali, quelli dell’integrazione e della solidarietà, per dare il suo contributo come in questo caso contro lo stigma.
"La partita infinita" è un evento che prende piede nel 2005 e che rinnova l’appuntamento ogni anno con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico le attività del progetto, grazie alla partecipazione e alla testimonianza diretta di tanti personaggi pubblici. Quest’anno è la volta di Marco Berry, volto noto della televisione, bizzarro, generoso e creativo mattatore di tante trasmissioni televisive. In questa occasione, con la sua squadra, sfiderà sul campo la squadra San Luigi Doctors (composta dagli studenti di medicina del Polo universitario del San Luigi Gonzaga di Torino) e la selezione Matti per il calco, squadra composta da giocatori provenienti dalle 23 formazioni che partecipano alle rassegne Uisp. Le squadre partecipanti ai campionati sono formate da persone che soffrono di disagio psichico e in carico ai Dipartimenti di salute mentale del Piemonte e della Valle D’Aosta e persone con disagio intellettivo provenienti dai Servizi sociali del Comune di Torino e da operatori impegnati nei rispettivi servizi.