"Beffa sulle Dolomiti, ha vinto un dopato": questo il titolo di un articolo apparso su Repubblica.it del 6 luglio. Vi si legge che Michele Maccanti, ciclista trentunenne, era risultato positivo alla eritropoietina e secundo alcune voci che si erano diffuse, sarebbe stato iscritto all'Uisp.
Da parte sua l'Uisp, dopo attenta verifica, smentisce e fa sapere che Maccanti non è un suo tesserato. Neppure la sua società di appartenza, la Asd Phonix Sintesi Corsa, è affiliata all'Uisp.
"Se fosse stato un nostro socio - spiega Tommaso Dorati, responsabile organizzazione Uisp - lo avremmo espulso immediatamanete dalla nostra associazione, come prevede il nostro Codice etico al quale è impegnato ogni atleta all'atto dell'iscrizione".
Maccanti fu trovato positivo ai controlli eseguiti nel corso del Campionato Mondiale crono individuale di Occhiobello, tenuto lo scorso 15 maggio. "Quella manifestazione - precisa Davide Ceccaroni, presidente Lega ciclismo Uisp - fu organizzata dall'Uisp sulla base di un calendario di circa venticinque/trenta manifestazioni che, a rotazione, ogni anno vengono organizzate dalle associazioni che fanno parte della Consulta nazionale del ciclismo, ovvero Fci, Udace, Uisp e un'altra quindicina di organizzazioni. La partecipazione a quella iniziativa non significava assolutamente che il sign. Maccanti fosse iscritto all'Uisp, perchè la partecipazione era aperta a tutti i tesserati delle associazioni della consulta".
"Infatti - prosegue Dorati - venerdi 4 giugno la Commissione di vigilanza sul controllo doping-CVD ci comunicò la positività di quell'atleta ai controlli effettuati ma l'Uisp, dopo lenecessarie verifiche nei tabulati di tesseramento si affrettò a rispondere formalmente alla Cvd, spiegando che non si trattava assolutamente di atleta Uisp".