Stiamo vivendo un periodo di grande successo e fortuna per le attività motorie e sportive da praticare all’aperto, in particolare in montagna, dal trekking all’escursionismo all’arrampicata. Lo sport in outdoor attira sempre più praticanti, in particolare dopo il lockdown e le restrizioni legate alla pandemia, che l’hanno reso più attraente per le sue caratteristiche di sicurezza e libertà di movimento. Il rischio, di fronte alla crescita improvvisa di proposte e praticanti, è che i temi della sicurezza e della formazione passino in secondo piano, anche su questo interviene la Uisp con la proposta del Settore Montagna del Piemonte, “Vie ferrate, che passione!”.
Il responsabile regionale della Montagna Uisp, Ermanno Pizzoglio, è stato intervistato da Carlotta Montanera, della redazione torinese del Corriere della sera, per raccontare questa esperienza e l’approccio Uisp alle attività sportive da praticare sulle cime.
“I nostri corsi sono dedicati a tutti, in pieno accordo con lo spirito Uisp – dice Ermanno Pizzoglio – Abbiamo porte d’ingresso molto semplici. Si può iniziare attraverso le nostre attività di cammino e nordic walking, per passare al trekking urbano e avvicinarsi alle altitudini. Per quanto riguarda i primi approcci, supportiamo molte società sul territorio che si occupano di attività diverse. In questo periodo organizziamo, in collaborazione con la Nord Ovest, uno stage di alpinismo che parte proprio dalle vie ferrate. Cerchiamo di intercalare proposte più tecniche, che sappiano soddisfare chi ha già esperienza, con proposte dedicate anche alle famiglie. A parte l’accompagnamento sulla via, condotto da istruttori specializzati e riconosciuti dal Coni, l’obiettivo di questa attività è anche, e soprattutto, educativo. Pensiamo che per andare in montagna non sia sufficiente, anche se è indispensabile, la capacità tecnica acquisita nel corso, ma che debba essere accompagnata da un'evoluzione della persona. Parliamo di evoluzione perchè questo non è un processo rapido. Soprattutto quando si parla di ferrate e di alpinismo, bisogna mettere nello zaino pazienza e tempo. Oggi assistiamo a un periodo fortunato per gli sport outdoor, con un rinnovato interesse per le vie attrezzate e ferrate. Complice il lockdown, su questi percorsi possiamo trovare anche un discreto affollamento. La raggiungibilità e la gratuità di queste vie non deve però trarre in inganno. Per affrontare una ferrata è necessario munirsi della giusta attrezzatura e tecnica. Uisp fa di questa sua mission educativa un vanto, che va ben al di là del solo sport. Ci occupiamo di formare al meglio i tecnici per dare loro una maggiore esperienza, con un occhio di riguardo alla sicurezza – continua Pizzoglio – una ferrata è il punto di giunzione tra sport e alpinismo, per questo è importante il ruolo educativo di questo passaggio. L’alpinismo è una forma di crescita culturale, non solo tecnica”.
L’obiettivo Uisp è proprio educare le persone allo sport, partendo dalle basi per arrivare al livello migliore a cui si aspira. Per questo, il percorso dell'Uisp Piemonte vuole essere uno strumento di educazione e di avvicinamento al verticale. Il prossimo appuntamento è programmato per domenica 6 novembre, con una giornata di prova della ferrata alla presenza di istruttori Uisp per tutti i livelli. La location sarà la ferrata Peredrette a Donnas (Ao): qesta via è perfetta per i principianti per la sua semplicità e per la quota non elevata. Ci sarà anche la possibilità di noleggiare direttamente l’attrezzatura presso la Uisp a un prezzo convenzionato. A fine novembre si tornerà con una proposta nel torinese, la via ferrata dell’Orrido di Foresto. (A cura di Elena Fiorani. Fonte: Corriere della Sera Torino)