Nuchis corre. Ritorna Vivicittà Porte Aperte

Dalle strade e dai centri delle città Vivicittà prosegue la sua corsa negli istituti penitenziari e minorili con la manifestazione nazionale di Vivicittà "Porte aperte". La "corsa più grande del mondo" arriva dentro le mura delle carceri italiane per concentrarsi sul diritto all'attività motoria e al benessere delle persone recluse. ll 27 maggio farà tappa anche quest'anno all'interno della casa circondariale di Nuchis, dove un gruppo di atleti correrà insieme ai detenuti per creare un ponte, un’occasione di scambio e socializzazione. 

“Il ponte che Vivicittà crea con il carcere è segno di speranza, è segno di comunità – afferma la presidente del Comitato UISP di Sassari Loredana Barra - Il modello educativo che è solo giudicante, non porta alla comprensione dell'errore e non porta alla ri-educazione. La consapevolezza invece è parte integrante della crescita personale di ognuno di noi.  Se l’errore è solo “colpa” produce un dolore psichico che rimane nascosto nella mente e random, ritorna. " Errore" proviene da errare che indica il “muoversi verso, vagare” e per trasformare questo errore, questo ERRARE, questo vagare senza senso non in un percorso che riprenda la strada giusta dobbiamo costruire dei ponti che portino a comprendere e rielaborare l’errore attraverso azioni ricche di significato e di senso. E lo sport può essere lo strumento giusto”.

“Vivicittà è infatti anche la corsa dei diritti, e ha da sempre, una enorme valenza sociale. Persone che stanno scontando una pena per gli errori commessi potranno sentirsi nuovamente parte di una manifestazione – prosegue Francesco Pipia responsabile Settore Atletica UISP Sassari - Partecipare a una gara di atletica e vivere un momento di normalità e di incontro con la comunità esterna grazie allo sport"

(L. C. - Ufficio Stampa UISP Sassari)