POZZALLO, UN MARE DI GIOVANI A RIPULIRE SPIAGGE E FONDALI
Conclusa l’annuale operazione nazionale promossa da Legambiente e realizzata dal Circolo “A Valata”
È con l’operazione “Spiagge e Fondali Puliti 2018” che il nascente Circolo Legambiente “ A Valata” di Pozzallo ha dato avvio alle sue attività. All’iniziativa, patrocinata dal Comune e svoltasi venerdì 25 maggio, hanno partecipato moltissimi giovani. Alcuni appartenenti alla Consulta giovanile, altri ancora all’Istituto d’Istruzione Superiore “G. La Pira”, in particolare al Tecnico Turistico, al Liceo Scientifico e all’Istituto Nautico. Gli stessi ragazzi che, avendo partecipato al PON sullo Snorkeling, al Progetto Erasmus “Water: the blue way to a batter life” hanno provveduto, insieme ad altri giovanissimi dell’Istituto Comprensivo “G. Rogasi”, a pulire il litorale compreso fra la Torre Cabrera e il Lungomare Pietre Nere. L’associazione UISP attività subacquee di Ragusa, rappresentata dal responsabile Maurizio Buggea, ha fornito tutto il materiale necessario alla pulizia dei fondali.
A fine mattinata il bottino raccolto non ha smentito i dati pubblicati da Legambiente nell’indagine Beach Litter, a conclusione dell’operazione tesa a liberare spiagge e fondali dai rifiuti, sensibilizzando i cittadini ad una loro corretta gestione.
La situazione fotografata è critica in 78 arenili italiani dove a fare da padrona è la plastica, in tutte le sue declinazioni contemporanee: bottigliette, tappi, tubi, involucri di merendine, cannucce, stoviglie e sacchetti, seguiti da vetro e metallo. A fare da contorno resti di reti e un’infinità di polistirolo. Tantissimi i mozziconi di sigaretta raccolti che, secondo quanto raccontato dalla Presidente del Circolo “A Valata”, Teresa Renda, sembrano aver infestato l’intera spiaggia e non solo. Un paesaggio inedito quello che emerge dalla sabbia dorata e che racconta di usi sfrenati e inconsapevoli, quasi ignari degli effetti di gesti quotidiani. I rifiuti rinvenuti possono permanere nell’ambiente per ben 400 anni, degradandosi e frammentandosi in pezzi sempre più piccoli che, scambiati per cibo, vengono ingeriti da un cospicuo numero di specie marine, contaminando la catena alimentare dell’uomo.
Responsabilità comune e impegno concreto da parte di tutti gli attori in gioco, dai cittadini ai turisti, dagli educatori agli amministratori, a partire da quelli locali, sono indispensabili perché si crei una più consapevole rete educativa. “L’ingente quantità di mozziconi abbandonati – ribadisce Teresa Renda, presidente del Circolo Legambiente A Valata - ci spinge a progettare e realizzare, insieme al Comune, oggi rappresentato dall’Assessore alla Cultura, Alessandra Azzarelli e dall’Assessore al Turismo, Peppe Privitera, una campagna di sensibilizzazione sugli effetti dei rifiuti da fumo (mozziconi, accendini, imballaggi dei pacchetti) perché si possano stimolare comportamenti corretti che ci aiutino a non inquinare e quindi a vivere meglio”.