Comitato Territoriale

Varese

Quando l’arbitro è donna…

Basket Uisp

samantha arbitro

C’è Samantha Cristoforetti e c’è Samantha Ceschetti che è uno dei tre arbitri donna che si alternano sui campi Uisp insieme a 47 arbitri uomini."Ho iniziato nove anni fa arbitrando e giocando allo stesso tempo – racconta Samantha – Arbitrare è emozionante perché consente di vedere il basket da un altro punto di vista. Ho iniziato ad arbitrare i campionati giovanili fino ad arrivare ai campionati Uisp, arbitrando anche le finali nazionali. Tutti mi hanno portato rispetto nonostante sia una donna. Un arbitro donna in un contesto maschile ogni tanto capita venga bersagliato da insulti un po’ sessisti, ma questo non intacca la mia passione".

Essere arbitro richiede grande imparzialità e responsabilità. Un arbitro deve mettere da parte il lato emotivo ed essere autoritario, senza mai perdere di vista le regole del gioco e quanto accade in campo. La parola dell’arbitro, prima di essere insindacabile, deve essere giusta. "Essere arbitro – spiega - mi ha aiutato a crescere nei rapporti interpersonali: prima facevo fatica ad esprimermi, poi ho guadagnato sicurezza in me stessa. Essere arbitro costringe a diventare una figura di riferimento. Bisogna essere sicuri di quello che si fa, cosa che sprona ad assumersi maggiori responsabilità nel campo di gioco e di riflesso anche nella vita.  Lo scorso anno sono stata gratificata per essere stata definita uno dei migliori arbitri della stagione: uno stimolo ad impegnarmi sempre di più e a migliorare".

Sogno nel cassetto? "Qualche anno fa avrei risposto arbitrare la serie A, adesso sono soddisfatta di quello che sono, l’importante è divertirmi e coltivare la mia passione" conclude la Ceschetti.