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Emilia-Romagna

A Bologna ci sono le Iene

Le Bone Crushing Hyenas sono una squadra bolognese di roller derby: sport poco conosciuto e praticato in Italia dal 2011. Intervista alla giocatrice Eki Perrone, Tekilla Bum-Bum per la squadra
di Francesco Mazzanti

BOLOGNA – Ai Mondiali Antirazzisti del 2018 molte persone sono venute a conoscenza di uno sport poco praticato in Italia: il roller derby. A Bologna c'è una squadra femminile, Bone-Crushing Hyenas, che lo pratica da quattro anni. Lo sport, in realtà, nasce negli anni '30 negli Stati Uniti ma torna in voga soprattutto negli anni '70. A praticarlo sono soprattutto le donne: strano, si direbbe, data la pericolosità del gioco, ma è proprio questo che affascina e che suscita la curiosità di chi lo scopre per la prima volta. Abbiamo fatto una chiacchierata con Eki Perrone, Tekilla Bum-Bum il suo nome nella squadra, che ci ha raccontato la storia delle Iene e la passione per questo sport.

Quando nascono le Bone Crushing Hyenas?
"Noi nasciamo precisamente il 24 settembre del 2014 dalla volontà di alcune ragazze che hanno scoperto questo sport e si sono attivate per fondare una squadra a Bologna. In Europa il roller arriva nel 2006 e nel 2011 la prima squadra italiana viene fondata a Milano. Le regole sono completamente diverse da quelle degli Usa. Per esempio nel 2000 è stata introdotta la flat track a discapito della pista conca, che aumentava ancora di più le difficoltà nel trovare palestre adeguate".

Dove vi siete allenate in questa stagione?
"In questo momento ci alleniamo allo Sferisterio (parco della Montagnola, Bologna, ndr). È molto complicato trovare palestre che ci accettino. Non esiste una lega nazionale ufficiale e molte squadre si allenano all'aperto".

Le ragazze che si avvicinano alla squadra hanno sempre praticato roller derby oppure provengono da altri sport, come il pattinaggio?
"È una domanda interessante. Penso che nella nostra squadra il 99% delle ragazze non abbia mai indossato dei pattini prima di fare roller derby, se non due ragazze che facevano pattinaggio artistico. Io ho fatto pallavolo, per esempio. Tutte le ragazze che si avvicinano al roller derby hanno un particolare interesse per lo sport in sé".

Perché il roller derby è uno sport praticato soprattutto da donne? Ci sono squadre maschili?
"Diciamo che nasce negli Stati Uniti come sport femminile. Chi faceva roller derby si interessava anche al ramp skating, diciamo che andare sullo skateboard, all'inizio, era un'attività prettamente maschile. Il roller derby è uno sport praticato dalle donne e soprattutto dalle femministe, però avendo un principio di inclusione è aperto a chiunque voglia provare. In Italia c'è già una squadra maschile e c'è anche un team Italy. Alcune volte si fanno degli incontri misti ma non sono riconosciuti ufficialmente".   

In Italia quante squadre ci sono? C'è una federazione che organizza i campionati?
"Non esiste un campionato ed è tutto auto-organizzato dalle squadre italiane che possono giocare". 

Quali sono gli obiettivi della squadra? Cosa avete in mente per il prossimo anno?
"L'obiettivo è quello di aiutare le atlete a superare il minimum skills test: un test pratico e teorico che permette alla giocatrice di poter partecipare alle partite. Dal momento che è tutto auto-organizzato sono previsti vari incontri in cui le pattinatrici più esperte esaminano le nuove pattinatrici su tutti gli esercizi base del roller derby: le frenate, le cadute, gli scatti, la falcata, la posizione, se sai pattinare su un piede, la rotazione e tanto altro. Alla base di questo sport c'è un principio di sicurezza: talvolta è pericoloso ed è importante accertare che la pattinatrice sappia fare gli esercizi base. Quest'anno il test si farà a settembre a Roma. È un obiettivo importante che tutte le squadre minori hanno per poter iniziare a giocare, tutti gli allenamenti sono incentrati su quello. A novembre invece faremo il nostro primo evento: un triangolare con una squadra dalla Polonia e una dalla Germania".

I Mondiali, invece? Cosa ha significato per voi partecipare tra le altre attività sportive? Era la prima volta che andavate?
"Ai Mondiali è stata un'occasione importante: la squadra appoggia principi come l'antirazzismo, l'antisessismo e l'inclusione per tutti. Nel roller derby ad esempio non ci sono limiti d'età. Abbiamo fatto un derby show trovando un pubblico molto interessato, è stata una bellissima esperienza. Molte di noi gli anni scorsi andavano ai Mondiali a livello personale, è anche capitato di venire come squadra ma mai di aver partecipato".

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