Nazionale

Identità, diversità e condivisione: la nuova Montagna Uisp

Sebastiano Lopes è il nuovo responsabile nazionale del Settore di attività Montagna Uisp. “Torniamo ad incontrarci per promuovere lo sportpertutti”

 

Per Sebastiano Lopes, neo responsabile della Montagna Uisp, il futuro del Settore di attività deve appoggiarsi su tre capisaldi: identità, diversità e condivisione. “Identità dello sportpertutti in cui ci riconosciamo: proponiamo attività in ambiente per rendere questa disciplina sportiva accessibile a tutti - spiega Lopes - Io ho vissuto l’esperienza del progetto nazionale Compagni di cordata che mi ha insegnato moltissimo: la nostra attività può essere sperimentata benissimo anche dalla disabilità, arrivando a risultati meravigliosi. Nel nostro Settore ci sono specialità molto diverse, dall’arrampicata al torrentismo, ma questo non deve farci paura perchè è una grande risorsa, che possiamo a mettere a sistema attraverso la condivisione. L’obiettivo è moltiplicare idee, attività ed energie: questo approccio richiede tanto lavoro ed applicazione, ma ci apre anche tanti nuovi orizzonti”.

Sebastiano Lopes è nell’Uisp da oltre vent’anni, prima come socio poi come dirigente, e da tanti anni è impegnato nelle attività della montagna nella sua Liguria, dove ha avuto la possibilità di lavorare con dirigenti come Tiziano Pesce, attuale presidente nazionale Uisp, e Tommaso Bisio, presidente Uisp Liguria: “Lavorando con queste persone, che sono anche amici, ho capito che un dirigente deve essere un facilitatore, uno che aiuta la realizzazione delle cose e i collegamenti tra le persone. Nella montagna Uisp mi sono occupato della formazione e della stesura del regolamento tecnico nazionale, insieme allo staff della precedente governance con cui abbiamo lavorato in grande sintonia”. 

La nuova squadra che guiderà la Montagna Uisp dovrà gestire anche il difficile e inedito momento che stiamo vivendo: “Prima di tutto dovremo recuperare e consolidare il corpo sociale - dice Lopes - con la pandemia abbiamo perso parte della forza associativa, quindi il nostro messaggio, che tiene insieme sport, montagna e ambiente, deve diventare sempre più capillare, raggiungendo anche i territori in cui siamo meno presenti. La richiesta di attività in ambiente è tanta, ma si è sviluppata un’offerta di bassa qualità da parte soggetti improvvisati, noi proponiamo attività di qualità e lo facciamo attraverso la formazione, che è fondamentale. Formare tecnici vuol dire preparare dirigenti a 360°, qualificati dal punto di vista tecnico per garantire la sicurezza di tutti: da tempo lavoriamo sulla gestione del rischio con modalità condivise a livello internazionale e vorremmo allargarle a tutta l’associazione. Si tratta di un lavoro importante, portato avanti dal nostro staff di formatori, con l’obiettivo di diffondere una mentalità nuova, non superficiale e razionale”. 

Dall’Uisp continua ad arrivare la richiesta di inserire l’escursionismo tra le discipline riconosciute dal Coni, che sono il cuore della proposta Uisp. “Siamo pronti ad essere valutati e a seguire una linea comune. Sulla formazione abbiamo un riferimento importante in Patrizia Alfano, responsabile della formazione Uisp, che sappiamo attenta a tutta questa problematica e alla sua evoluzione. Vogliamo essere dei tecnici rispettati, di cui venga riconosciuta la qualità: la parola volontario può confondere, noi prepariamo tecnici aggiornati e sicuri, che sappiano diffondere il messaggio dello sportpertutti”.

Per il futuro la priorità è tornare ad incontrarsi di persone: negli ultimi mesi le videoconferenze sono state molto utili, presentando vantaggi da continuare a sfruttare, ma è importante tornare a condividere attività ed emozioni in presenza. Le prime occasioni in programma saranno sabato 17 luglio con l’incontro tra operatori tecnici e società, promosso dal settore montagna Uisp Piemonte, e poi il Salone di del libro di montagna di Frabosa Sottana, ancora in Piemonte, il 24 e 25 luglio. “Finalmente torniamo a provare la gioia di stare insieme: l’incontro del 17 è una bella opportunità di contaminazione e in futuro organizzeremo iniziative simili anche in altre zone del paese. Al Salone di Frabosa Sottana abbiamo già partecipato in altre edizioni e quest’anno presenteremo il lavoro di Stefano Dati sulla formazione in ambiente naturale. Intanto si stanno svolgendo in Campania e Molise dei corsi di arrampicata, per formare nuovi tecnici in territori in cui l'arrampicata sportiva è debole: questi nuovi operatori potranno promuovere la pratica anche nelle scuole, sviluppando abilità che vengono trascurate nella vita quotidiana”. (Elena Fiorani)

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