Nazionale

L’Uisp sulla Rai con gli appelli del territorio alle Regioni

L’Uisp Veneto ha firmato un appello al presidente Zaia: il servizio della TgR Rai regionale. Allarmi giungono anche da altre regioni

 

Gli Enti di promozione sportiva in Veneto contano circa 700.000 iscritti e chiedono alla Regione regole chiare e nuovi finanziamenti, anche per aprire in sicurezza. La TgR Rai del Veneto ha realizzato un servizio sulle necessità dello sport di base, intervistando la presidente Uisp Veneto, Claudia Rutka.

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“Abbiamo chiesto alla Regione un supporto per organizzare attività di ginnastica domicilio perché due mesi di inattività pesano tantissimo su tutti, in particolar modo sulle persone anziane”, ha detto Rutka. Tra le richieste quella di avere norme generali, dal distanziamento sociale alla sanificazione dei locali fino all'uso di spazi all’aperto, e di partecipare ai tavoli di progettazione delle nuove forme di servizio.

“Lo sport per tutti chiede di essere considerato e aiutato - dice la presidente Uisp Veneto che, assieme agli altri enti di promozione sportiva del Veneto, ha inoltrato una lettera aperta al presidente della Regione Veneto Luca Zaia - Abbiamo la necessità di trovare forme e modi di allenamento che rispettino le norme generali che saranno emanate anche in seguito, o la possibilità di far partire i centri estivi, o di prorogare le scadenze dei bandi di finanziamento per lo sport, o, come Uisp (che in Veneto conta su 60.000 iscritti, 10% del totale di tutte le Eps n.d.a.) sempre in prima linea su questo aspetto impegnati in attività con la terza età in collaborazione con le Ulss territoriali, pensare alle persone anziane e al loro interesse alla salute e al benessere dopo mesi di inattività”.

In Lombardia la situazione non cambia: l'allarme e le necessità sono gli stessi. "E’ inutile usare eufemismi: i centri sportivi in questo momento sono in una situazione drammatica - dice Stefano Pucci, presidente Uisp Lombardia - Sono chiusi da oltre due mesi, senza entrate, ma con i costi fissi da sostenere che in questa fase di lockdown si sono fatti sentire. Dal punto di vista strutturale è stato fatto il possibile per la loro manutenzione, ma un periodo così lungo di chiusura e gli adeguamenti che sarà necessario eseguire alla ripresa delle attività comporteranno inevitabilmente un ulteriore carico economico a carico dei gestori. E’ facile capire come si sia creato uno squilibrio significativo rispetto alle previsioni per il raggiungimento dell’equilibrio di gestione che sarà difficile da colmare e che rischia di aggravarsi in funzione delle diverse incognite che caratterizzeranno la fase di ripresa. Infatti, ponendo che si possa ripartire dal 18 maggio, siamo ancora in attesa dei protocolli per adeguare gli impianti alle nuove procedure al fine di assicurare la salute dei praticanti e di chi lavora negli impianti sportivi". Per leggere l'intervista completa clicca qui

Nei giorni scorsi si era espresso anche Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria: “L’associazionismo di promozione sociale, quello di prossimità, vicino alle famiglie, ai territori, ai quartieri delle città, alle aree interne, alle comunità, sta pagando più di tutti le conseguenze di questa crisi - afferma Rumori - occorre un sostegno da parte delle istituzioni a tutti i livelli, dal Governo centrale alle Regioni e agli Enti locali, non solo nell'emergenza, ma con una proiezione di lungo respiro, dilazionata nel tempo, per promuovere la ripartenza di questo mondo”. Per leggere l'articolo integrale clicca qui

In Trentino l'Uisp, insieme ad altre associazioni di promozione sportiva, ha inviato all'assessore allo sport della Provincia, un Documento contenente una serie di proposte per uscire dalla crisi, rilanciare il mondo dello sport, promuovere sani stili di vita e contrastare la sedentarietà, "con l'obiettivo di permettere un progressivo riavvio delle attività, nel pieno rispetto della salute collettiva".

Una road map per lo sport: è la richiesta contenuta nella lettera che l’Uisp Emilia Romagna ha firmato insieme a Coni, Centro italiano paralimpico e principali enti di promozione sportiva della Regione e indirizzata a Stefano Bonaccini, governatore regionale che, anche per il secondo mandato, ha tenuto per sé la delega allo Sport. I promotori della missiva hanno disegnato una road map per la ripresa strutturata in 7 punti: CLICCA QUI per approfondire. 

Stesso grido d’allarme è giunto, dall'Uisp Piemonte che, in una nota congiunta con altre associazioni di promozione sportiva, ha sollecitato un incontro con l'assessore allo sport della Regione Piemonte per discutere le sorti dello sport di base. Nella nota, gli Enti di promozione sportiva scrivono che è importante e indispensabile la sinergia tra i diversi enti locali, in particolare in un momento come questo in cui la collaborazione è fondamentale per trovare risorse e giuste priorità, nella destinazione delle stesse. Per leggere il comunicato integrale CLICCA QUI. L'Uisp Piemonte, con la portavoce del Forum del terzo settore regionale Anna Dimascio, fa parte delle organizzazioni sociali che si sono rivolte alla Regione per chiedere "attenzione alle istituzioni per salvaguardare la rete di protezione sociale e il terzo settore che favorisce aggregazione e cittadinanza attiva. Il patrimonio dei circoli associativi va messo in sicurezza". All'appello ha risposto l'assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, che promette interventi a sostegno. GUARDA IL VIDEO con il servizio del TgR Rai Piemonte