Nazionale

Pesce: "Dalle vittorie azzurre una rinnovata attenzione allo sport di base"

Mattarella e Draghi, Vezzali e Orlando, hanno sottolineato in questi giorni il valore sociale dello sport, come uno dei caposaldi della ripresa

 

Tutti in piedi a tifare Italia e a gioire per il titolo europeo: orgoglio e speranza di un Paese che vuole ripartire. Non solo sport: Il Sole 24 Ore scrive che la vittoria agli Europei vale +0,7% del Pil e +10% dell’export (stime di Coldiretti e Figc).
Il presidente Mattarella ha sostenuto con la sua presenza altamente simbolica l’impresa azzurra a Wembley e il premier Draghi ha aggiunto parole importanti per tutto lo sport: “Ascensore sociale, argine al razzismo, strumento di coesione soprattutto nei momenti difficili come quelli che abbiamo vissuto. E noi, come governo, abbiamo deciso di investire nello sport”.

Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, parla della vittoria agli Europei come “locomotiva emotiva del Paese”: prima di partire per il Giappone ha trovato il modo, insieme al ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e al presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, di risottolineare il valore sociale delle sport nella presentazione del programma “Sport e Integrazione”, che in un assolato pomeriggio romano ha illuminato una periferia vera, quella di Cinecittà. Infatti, nello storico campo Gerini, uno dei pochi rimasti a 11 e in pozzolana doc, si sono sentite parole importanti: “Un’Italia con più cultura sportiva è un’Italia migliore”, ha detto il ministro Orlando.

In questo momento di visibile attenzione delle istituzioni allo sport, è importante rilanciare un messaggio preciso che arrivi dallo sport sociale e per tutti e del quale Tiziano Pesce, presidente Uisp, si fa interprete: “Campioni d’Europa! Grazie Azzurri! E che sia anche l’inizio di una rinnovata attenzione a tutto lo sport di base!”

Concetti che Tiziano Pesce aveva ribadito al Consiglio Nazionale Coni della scorsa settimana: “Europei e Giochi olimpici sono eventi importanti ai quali anche la promozione sportiva guarda con attenzione. Sono momenti di riflessione, confronto e sensibilizzazione, anche a favore dello sport di base e di tutti quei dirigenti, tecnici, atleti e praticanti, così pesantemente colpiti dalla pandemia. Su questo tema il nostro auspicio, come sa bene il presidente del Coni Malagò con cui ci siamo confrontati spesso nell’ultimo anno, è che questo nuovo quadriennio rappresenti per la promozione sportiva uno spartiacque che possa avere ricadute importanti”.

Tra una settimana inizieranno i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo: alla spedizione olimpica organizzata dal Coni e dal Cip, agli atleti olimpici e paralimpici arrivino i migliori auguri dell’Uisp di ben figurare. Ci auguriamo di continuare a vivere emozioni ed affermazioni che possano consolidare la voglia di ripartenza di tutto il nostro Paese.

Ci auguriamo anche che i Giochi siano occasione per consolidare e rendere universali i diritti umani e civili, a cominciare dalla lotta al razzismo. Ogni occasione è giusta per spalancare la porta dei diritti, in tutto il mondo. Come sottolinea da tempo il professor Patrick Clastres, docente di storia dello sport olimpico all’Università di Losanna, che vede proprio in una maggiore apertura dello sport la possibilità di un futuro più “democratico” e più moderno anche per il Cio: "I Giochi non dovrebbero essere assegnati a paesi non democratici, salvo che mantengano gli impegni di aperture e progressive estensioni dei diritti fondamentali: muoversi, pensare, amare, criticare… Tanto più che gli incontri mondiali offrirebbero una formidabile vetrina per giuste cause e valori". (I.M.)

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