Comitato Territoriale

Cirie Settimo Chivasso

Meeting bulgaro per SPRINT

Settimana all’estero per il nostro Comitato: questa volta il Direttore Roberto Rinaldi, la Project Manager in ambito internazionale Francesca Di Feo e l'educatrice e volontaria del Servizio Civile Roxana Brosteanu si sono recati a Varna prima e a Plovdiv poi per effettuare una serie di incontri riguardanti il progetto SPRINT. SPort foR InclusioN and Tolerance -da cui nasce l’acronimo- si focalizza in modo particolare sull'inclusione e sulla promozione dello sport per i soggetti svantaggiati, come i ragazzi affetti da disabilità e residenti nelle case-famiglia, attraverso un lavoro di raccolta e analisi di dati. Durante il meeting, durato da martedì 19 a venerdì 22 giugno, i rappresentanti del Comitato si sono confrontati con le delegazioni degli altri partner coinvolti -Bulgaria, Romania e Ungheria- e visitato due diverse strutture che hanno a che fare con persone affette da disabilità. La prima, a Varna, è una scuola che si occupa di ipovedenti e ciechi. “Questa è stata la prima a nascere delle due strutture -una appunto a Varna, altra a Sofia- che si possono trovare in Bulgaria. Qui abbiamo circa 150 ragazzi disabili minorenni in età scolare -di cui alcuni residenti presso la scuola stessa- seguiti da circa 90 soggetti tra insegnanti, psicologici e personale vario” ha spiegato la direttrice della scuola. La seconda struttura, nel centro di Plovdiv, ospita invece ragazzi con disabilità dai 18 ai 35 anni. Qui i gruppi dei diversi paesi hanno potuto provare alcuni sport, sfidandosi a una partita di mini-golf e imparando alcune mosse basilari del judo. “Cerchiamo di proporre molteplici attività ai nostri ragazzi, non soltanto sportive” ha spiegato la responsabile della struttura. “Per esempio proponiamo attività di art therapy e musicoterapia, impegnandosi anche in lavoretti di attività domestica. Inoltre proponiamo anche delle gite in primavera e in estate, mentre in inverno organizziamo un Party Natalizio. Nel complesso, pur non obbligando i nostri ragazzi a praticare alcuna attività, cerchiamo di incrementare le capacità acquisite a scuola e di integrarli meglio all'interno della società”. Durante le diverse visite, Roxana Brosteanu ha anche illustrato la sua esperienza all'interno di Muoversi Allegramente Onlus, associazione dilettantistica che vede lo sport come momento di aggregazione e di crescita personale nel mondo della disabilità. “Ancora una volta siamo entusiasti del fatto di aver affrontato queste tematiche all'interno di un progetto europeo e di aver dato il nostro contributo. La pratica sportiva si afferma nuovamente come un importante strumento di integrazione sociale nell'ambito dell'integrazione dei soggetti svantaggiati, proprio come abbiamo visto accadere in Bulgaria” ha dichiarato il direttore Rinaldi. “È stato un incontro molto produttivo sotto tutti i punti di vista, soprattutto per quanto riguarda il reciproco confronto e auspichiamo che il progetto possa proseguire senza intoppi. Siamo inoltre rimasti piacevolmente soddisfatti della celerità con la quale i partner hanno consegnato i rispettivi dati e dei risultati ottenuti, anche se ancora parziali” ha invece commentato Di Feo. I dati complessivi verranno infatti sottoposti a tutti i membri coinvolti soltanto a fine ottobre, nel corso dell'intermediate meeting che si svolgerà in Ungheria, per la precisione a Nyíregyháza.

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