Il nostro Comitato, in veste di Capofila, coordina quattro partner europei: l’Association Sport For All Suceava dalla Romania, l’associazione Courage Foundation dalla Bulgaria, la Freedom Gate Greece dalla Grecia -che già opera all’interno di strutture di detenzione, ma in ambito prettamente minorile- e il Comitato Territoriale UISP Alessandria. Fondamentale, in questo frangente, la collaborazione e la preziosa esperienza del Comitato alessandrino, che da circa 20 anni è all’interno dei due istituti di detenzione del territorio, la Casa di Reclusione San Michele e la Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta”. Nel corso della settimana appena trascorsa, 8 rappresentanti per ciascuna delle 3 associazioni europee aderenti hanno partecipato al primo LTTA -Learning Teaching and Training Activity- che ha visto la presenza di numerosi esperti che operano nel settore, dagli psicologi, agli operatori sportivi, passando per gli insegnati di educazione motoria per concludere con gli esponenti della Polizia Penitenziaria. Testimonianze importanti anche da parte della Direttrice dei due Istituti Penitenziari di Alessandria, la dott.ssa Elena Lombardi Vallauri e del Cappellano del carcere romano di Rebibbia, che hanno portato la loro esperienza. Particolarmente toccante è anche stato il racconto di P. ex carcerato che dopo aver scontato una condanna a 20 anni di reclusione ha trovato lavoro in una Cooperativa Sociale grazie al supporto del Comitato Territoriale UISP Alessandria. “Durante le cinque giornate di formazione, i rappresentati delle diverse realtà europee hanno potuto verificare con i propri occhi la bontà degli interventi effettuati dal Comitato di Alessandria, dal momento che la direttrice Vallauri ci ha aperto le porte con entusiasmo” ha spiegato il Direttore Rinaldi, sottolineando come questo primo appuntamento abbia avuto interventi di alto rilievo dal punto di vista formativo. Il gruppo ha inoltre potuto visitare un’altra realtà particolarmente interessante e al momento unica in Italia: si tratta di Social Wood, la prima bottega solidale carceraria aperta al pubblico -all’interno delle mura della Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta”- che tratta prodotti artigianali realizzati dai detenuti.