Comitato Territoriale

Catanzaro

Escursione Uisp in quel di Ciricilla tra serenità e rammarico

La leggenda narra che in un tempo lontano, quando i greci popolavano la bella Calabria le tre sorelle di Priamo sopravvissero alla distruzione di Troia e approdarono su queste sponde aspre e profumate, lambite da un mare turchese: si spostarono nell’entroterra, folto di macchia mediterranea, e decisero di fondare Trischene, che sarebbe poi diventata l’attuale Taverna. Ciò che le tre eroine non sapevano è che, millenni più tardi, la località avrebbe compreso una frazione molto amata dai visitatori, dominata da un paesaggio incantevole. 
 
Si tratta di Ciricilla, piccola frazione di Taverna in provincia di Catanzaro, a breve distanza dal Villaggio Mancuso, rinomato centro turistico,  famoso per le sue graziosissime casette in legno colorate. A decretarne la fortuna è soprattutto la natura incontaminata che la circonda, in cui spiccano i rilievi aspri e imponenti della catena appenninica: come una corona di grande dimensione la montagna si dispone intorno alle poche case costruite dall’Opera Sila e forma una vallata tutta da scoprire, in un paesaggio silenzioso e magico. 
 
Nei decenni passati l’attrazione principale  di Ciricilla  sono state le due piste di sci alpino di circa 2 Km che partono dal Monte Pietra Posta (m.1400 s.l.m. la stessa altezza all’incirca della partenza degli impianti di Lorica e Camigliatello Silano),  servite  da una sciovia di dimensioni ridotte ma comunque molto divertente e dal panorama incantevole. Oggi, di tutto ciò, grazie all’inconcludenza della classe politica locale e alle discutibili scelte  degli enti pubblici  che si sono alternati nella gestione della stazione sciistica, non rimane altro che  la sconsolante visione della montagna solcata dai vetusti e arrugginiti piloni dello skilift, l’edificio bar/biglietteria fatiscente come pure le strutture di partenza e arrivo della sciovia e il vicino albergo “Il Faggio”.
E pensare che la sciovia, l’albergo e la vicina oltre che stupenda valle del Torrente Ciricilla, pista naturale di sci di fondo, avrebbero potuto rappresentare una grande attrazione turistica visto che sono solo trentacinque i chilometri che  separano  l’intero comprensorio da Catanzaro.
Proprio per tentare di porre all’attenzione degli enti preposti il recupero di tale stazione sciistica,   
il Gruppo Escursioni Ecologiche del Comitato UISP di Catanzaro e la Lega Regionale UISP di Atletica Leggera hanno approfittato della prima neve caduta sull’altopiano della Sila per organizzare domenica 26 gennaio u.s. una escursione nel territorio di Ciricilla, con l’utilizzo di  ciaspole e di sci di fondo.
Così di buon mattino i quaranta partecipanti si sono radunati presso il ristorante “Il Granaro”, posto a ridosso del Lago del Passante, per poi raggiungere la splendida vallata di Ciricilla a circa 1200 metri s.l.m..
L’abbondante neve caduta e la bellissima giornata di sole hanno reso l’escursione  ancora più bella e particolarmente apprezzata dai partecipanti. Dopo questa semplice e riuscita iniziativa aumenta il rammarico e l’indignazione di come si sia deciso da parte del CIPE di investire 30 milioni di euro, tra fondi PILS e fondi FAS, per gli impianti di Camigliatello e Lorica in provincia di Cosenza e nemmeno un centesimo per Ciricilla, unica stazione sciistica della provincia di Catanzaro.
 Riccardo    Elia    -     UISP   Catanzaro

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