Settore di Attività Nazionale

Ciclismo

Ciclismo e tecnopatie

Concludiamo il percorso con il Biomeccanico

 

Ebbene siamo ancora qui, dopo le misure, dopo la sella e l'orientamento siamo stati avvisati e considerati edotti a leggere di errori e tecnopatie.
Con il Dott.Matteo Grilli, laureato in Scienze Motorie e Sportive e biomeccanico presso il Centro Medico di Posturologia Globale già consulente per il Team Bahrain ed il Team Colpack riprendiamo il percorso.

L'ultima volta ci ha messo alle corde, oggi il colpo del knock down ?
"No di certo, proveremo solo ad entrare più nel merito di alcune questioni, dopo che abbiamo definito i limiti del “metodo tradizionale” proviamo a parlare ed a valutare due comuni tecnopatie ciclistiche che affliggono il vasto mondo di praticanti (amatori e professionisti), proverò a non essere troppo tecnico e non dovessi riuscire spero mi perdonerete"

Le tecnopatie che cosa sono?
"Le tecnopatie si riferiscono a patologie che si manifestano a livello:

  • Muscolare;
  • Articolare.

Le tecnopatie derivano dalle caratteristiche tecnico/costruttive della bicicletta e dal posizionamento di sella e manubrio, quindi le parti corporee più frequentemente interessate sono:

  • Ginocchio;
  • Colonna vertebrale;
  • Tendine d’Achille;
  • Muscolatura (soprattutto trapezio e lombari).

Gli errori di posizionamento sono l'origine più frequente di quelle che vengono definite "tecnopatie una delle quali può essere la cosiddetta “gamba corta”, ovviamente questa influenza fortemente la postura, quest’ultima (la gamba corta) è un termine che è entrato nel linguaggio corrente, deve essere misurata e quantificata ma si presentano difficoltà notevoli con metodi empirici.
Anche inquadrare la postura non è semplice, si identifica la posizione che si assume nella stazione eretta, altre volte ci si riferisce a posizioni corporee specifiche come lo stare seduti in ufficio davanti alla scrivania, sul divano davanti alla televisione oppure... in sella alla propria bicicletta.

In realtà il concetto di postura è molto più complesso e questa complessità deriva dal fatto che, dal punto di vista motorio, ogni essere vivente deve essere in grado di adattarsi all'ambiente in cui si trova per svolgere al meglio la propria attività sia statica che dinamica, per questo dicevo che le valutazioni si fanno ancora prima di salire in bici.

A differenza di quanto si possa immaginare, la diagnosi di una vera "gamba corta" è un problema tutt’altro che semplice. Non è solo misurare una gamba in lunghezza ma la sua complessità è data dal fatto che l’arto inferiore non è costituito da un unico segmento scheletrico ma presenta tre articolazioni fondamentali (anca, ginocchio e sotto astragalica) il cui atteggiamento, inteso come posizionamento reciproco dei vari segmenti scheletrici tra di loro (sacro-iliaco, iliaco-femore, femore-tibia, tibia-astragalo e astragalo-calcagno) è in grado di determinare una variazione della sua lunghezza che non è reale ma solo apparente, cioè "funzionale".
Non è sufficiente dunque la valutazione della dismetria delle creste iliache per indicare la presenza di un arto corto.
Lo studio dell’arto inferiore, inteso come lettura della "programmazione" delle catene muscolari, è la chiave di volta che ci permette di evidenziare la presenza di una vera dismetria.

L’intero arto inferiore (prendendo come riferimento l’altezza della cresta iliaca da terra), in fase di appoggio al suolo, può variare la sua lunghezza, come abbiamo detto, in base al reciproco atteggiamento dei segmenti scheletrici tra loro.
Probabilmente la cosa migliore da fare in questa occasione è mostrarvi il lavoro svolto in studio con l'elaborazione 3D e baropodometrica che dettaglia il perchè delle valutazioni e la loro importanza.
Le immagini valgono molto più di quanto potrei mai spiegare, sono 10 minuti ma spero ben spesi."

E allora via al tutorial

Allora Dott.Grilli grazie per aver ampliato la nostra visione sul mondo delle misure
"Grazie a voi dell'opportunità"

A presto dalla Redazione UISP Ciclismo
(RB)

 

 

 

 

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BIKE CARD Tutorial

La Direzione Nazionale UISP ha comunicato a tutti i livelli che in data 01 febbraio 2023 è stato sottoscritto, nel rispetto delle prerogative di ciascun organismo, il rinnovo della Convenzione UISP - FCI per il 2023

Hanno sottoscritto la convenzione 2023 i seguenti Enti: US ACLI, CSAIN, AICS, LIBERTAS, CSEN, ACSI, CSI, UISP e ASI (con Bike Card). I loro tesserati possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

Dal 09/02/23 OPES ha sottoscritto la convenzione 2023. I loro tesserati, in possesso della Bike Card, possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

 

Per agevolare le procedure, è possibile verificare la presenza del ciclista nel database della Bike Card, accedendo alla procedura on line direttamente da questo link oppure tramite l’immagine sottostante

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