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Emilia-Romagna

“Il Corpo LGBTQIA+* nello sport” - Terzo Seminario di approfondimento

BOLOGNA - mercoledì 13 dicembre si è tenuto il terzo seminario di approfondimento di Differenze in Gioco - Corpo e Movimento nello Sport per Tutt3, il progetto di Uisp Emilia-Romagna dedicato contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere e omolesbobitransfobiche, realizzato con il supporto della Regione Emilia-Romagna tramite la legge regionale 6/2014.

L’incontro, dal titolo  “Il Corpo LGBTQIA+* nello sport”, tenuto da Natascia Maesi - presidente di ArciGay Nazionale - in collaborazione con Christian Cristalli - delegato ai diritti delle persone trans - ha affrontato temi riguardanti le persone LGBTQIA+* nello sport, partendo da concetti necessari al fine di orientarsi tra le molteplici definizioni identitarie.

Sì è parlato delle definizioni di sesso anagrafico e identità di genere, di come queste sfuggano dalle maglie del binarismo uomo-donna e maschio-femmina per costituirsi invece come uno spettro. Si è parlato di orientamenti romantici e relazionali, di stereotipi e pregiudizi, di ruoli ed espressione di genere.

Un approfondimento specifico è stato dedicato alle discriminazioni transfobiche dirette, quali il deadnaming, ovvero l’utilizzo non consensuale del nome che la persona trans non utilizza più; il misgendering, ovvero l’utilizzo di pronomi non corrispondenti all’identità di genere che la persona adotta; il gatekeeping, ovvero gli ostacoli medico-giuridici che impediscono un pieno esercizio autodeterminato del diritto all’identità di genere.

Dopo aver affrontato temi ampi riguardanti le discriminazioni omolesbobitransfobiche, si è trattato nello specifico il tema riguardante l’accesso delle persone LGBTQIA*+ al mondo sportivo.

Molte ricerche riportano come l’omobilesbotransfobia sia percepita come un grosso problema nel mondo dello Sport, e molte persone denunciano episodi di discriminazione oppure hanno rinunciato all’attività sportiva a causa del proprio orientamento o identità di genere. Queste percezioni sono perfettamente riscontrabili nelle discriminazioni strutturali esistenti a livello macro e micro, basti pensare alle esclusioni che alcune Federazioni internazionali - come quella di atletica, di nuoto e di scacchi - hanno adoperato ai danni delle persone trans. A livello micro i fattori da considerare sono molti, tra cui: la struttura binaria degli spogliatoi e delle schede di attività*; la performatività dei ruoli di genere che suddivide le attività sportive in “maschili” e “femminli”; la mancanza di strumenti linguistici adeguati per essere rispettosi delle identità altrui; l’assenza di campagne di comunicazione istituzionali che promuovano l’inclusione nello sport delle persone LGBTQIA+; la carriera alias nello sport è una possibilità che solo la UISP prevede, solo per fare alcuni esempi.

L’incontro si è chiuso con un'analisi di buone pratiche che possono essere adottate negli ambienti sportivi per renderli più aperti e accoglienti rispetto alle esigenze di soggettività spesso marginalizzate, coerentemente con quelli che sono gli obiettivi del progetto: introdurre dei micro e macro cambiamenti nel mondo Uisp che permettano una partecipazione allo Sport che sia davvero per tutt3.

 

Differenze in Gioco è un progetto della Uisp Emilia-Romagna, giunto alla sua quarta edizione. Per rimanere aggiornati sul progetto vi invitiamo a seguire il gruppo Facebook “Differenze in Gioco” e la pagina Facebook e Instagram della Uisp Emilia-Romagna.

Il prossimo seminario si terrà il 18 gennaio 2024 e sarà organizzato in collaborazione con la Casa delle Donne di Bologna.

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