Addressing Gender Equality in Sport. Affrontare l'uguaglianza di genere nello sport
Background
Perchè utilizzare lo sport per contrastare le disuguaglianze di genere?
Lo sport implica due diverse prospettive che vengono sempre più prese in considerazione a livello dell’Unione europea (UE): lo sport professionistico e lo sport amatoriale. In entrambe le sue connotazioni, esso rappresenta un settore dell’economia ampio e in rapida espansione e offre un contributo importante alla crescita e all’occupazione.
La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione europea
Il Consiglio dei Ministri degli stati membri raccomanda di introdurre la questione di genere nello sport in quanto “attraverso l’utilizzo di una formazione e di strumenti specifici, è possibile incoraggiare, rendere in grado e supportare gli insegnanti di educazione fisica, i coach, i formatori e gli istruttori sportivi nel promuovere l’uguaglianza tra ragazze e ragazzi nello sport, e gestire situazioni problematiche causate da differenze di genere e questioni inter-culturali relative all’accesso alle pratiche sportive e all’educazione fisica”.
Ma sebbene la partecipazione femminile allo sport stia gradualmente aumentando, le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni sportive, sia a livello locale e nazionale, sia a livello europeo e mondiale. I dati contenuti nella relazione sulle donne al potere e nei processi decisionali preparata dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) per la presidenza lussemburghese del Consiglio dell’UE indicano che a livello europeo le donne rappresentano in media il 14% delle posizioni decisionali nelle confederazioni continentali degli sport olimpici in Europa. Nelle 28 confederazioni esaminate c’erano soltanto una donna presidente e otto donne vicepresidenti su un totale di 91.
Ma esistono sport per donne e sport per uomini? No, rispondiamo con questo progetto: esistono semplicemente sport.
L’obiettivo è dunque quello di introdurre la questione di genere nelle pratiche sportive e utilizzare strumenti efficaci per spingere ragazzi e ragazze a seguire le rispettive propensioni senza subire le influenze degli stereotipi.
L’altro terreno sui cui agire per abbattere gli stereotipi e i pregiudizi di genere sono i giovani.
Formare i ragazzi vorrà dire contribuire ad avere una società più rispettosa della diversità, più attenta alle esigenze di tutti, più inclusiva.
Descrizione del progetto
Il progetto, partito a gennaio 2019, avrà una durata biennale (24 mesi), coinvolge 2 partner europei (Spagna e Grecia) ed è rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni e loro genitori; insegnanti di scuola media superiore, educatori, allenatori, dirigenti e operatori della gioventù.
Il beneficiario finale del progetto sarà l’intera comunità, essendo la formazione rivolta a prevenire episodi di violenza di genere e ad abbattere gli stereotipi e i pregiudizi.
Il progetto prevede diverse fasi: una fase preparatoria, durante la quale i partner hanno discusso, impostato, testato e perfezionato gli strumenti di analisi da utilizzare; una fase di attuazione , una fase di valutazione dell’impatto delle azioni pilota e che precede la fase finale di comunicazione, durante la quale i partner saranno invitati a diffondere i risultati del progetto.
Obiettivi specifici del progetto
Le Azioni
Per raggiungere i suoi obiettivi, il progetto prevede le seguenti azioni:
La Metodologia
Tutte le attività del progetto sono basate sulla continua collaborazione tra professionisti di diverse discipline: esperti in materia di questioni di genere e pari opportunità, educatori, psicologi, valutatori, esperti nel campo dello sport giovanile.
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