Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Da Modena in giro per l'Italia

Le visioni sulla sella di una bici del vulcanico presidente territoriale della lega ciclismo Uisp. Intervista a Luciano Vincenzi

L'arrivo dei campionati italiani di corsa nel modenesedi Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

 

MODENA - È una delle leghe più antiche e laboriose del vasto panorama Uisp, quella che si occupa di due ruote. A Modena, da qualche anno, questo movimento ha trovato nel vulcanico presidente territoriale Luciano Vincenzi un convinto sostenitore delle sane pratiche della bicicletta. Così, all'alba di una nuova stagione, è proprio Vincenzi a tracciare le linee guida di quello che dovrà e potrà essere negli anni a venire, con un occhio all'anno che si è appena concluso e alle novità in cantiere.

Presidente Vincenzi, la stagione sulle due ruote si sta chiudendo. Qual è il bilancio della lega ciclismo a livello locale?
"Si è conclusa il 31 agosto la stagione sportiva 2012/2013 della lega ciclismo Uisp di Modena e nel contempo è già iniziata la nuova stagione ciclistica 2013/2014. Se si vuole tracciare un bilancio, in quest'anno nel quale si festeggiava il 65° del ciclismo Uisp, non si può prescindere dalla parola 'ripartenza', dopo la terribile esperienza del terremoto che aveva colpito la nostra bassa. La nostra attività è stata dedicata anche a ripristinare le attività sportive di quelle zone, con aiuti concreti per la ricostruzione degli spazi sportivi e aggregativi. Siamo convinti che la rinascita di un territorio devastato dal sisma possa avvenire anche attraverso la ripresa della pratica sportiva. Ci siamo riusciti organizzando una miriade di in iniziative ciclistiche e portando a San Felice, a Finale Emilia, a Camposanto e a Bomborto manifestazioni agonistiche e cicloturistiche. Da non dimenticare l'assegnazione alla lega ciclismo Uisp di Modena di ben quattro campionati italiani, un onore per noi. Lo stesso discorso è valido anche per la nostra attività a livello regionale, con l'opera del presidente Mauro Lanconelli e di tutti i componenti del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna".

Quali numeri muove la lega ciclismo Uisp in regione?
"L'Emilia-Romagna rappresenta una realtà sportiva e aggregativa ai vertici in campo nazionale per le sue molteplici attività ciclistiche, che offrono risposte a tutte le esigenze dei 21.000 ciclisti che frequentano gare amatoriali, raduni di cicloturismo e gran fondo non competitive, tra le quali emergono le eccellenze del Circuito romagnolo e del Giro delle valli bolognesi e di Comacchio. Un occhio di riguardo viene riservato ad attività meno conosciute ma socialmente avanzate, con escursioni in mountain bike, gite ciclistiche e iniziative dedicate ai più giovani, per soddisfare la crescente domanda di un ciclismo non agonistico, lontano dal traffico e dall'inquinamento. Questo esteso panorama di manifestazioni fa si che la lega ciclismo Uisp sia sportivamente radicata nel comparto emiliano-romagnolo e nel contempo rappresenti un valido indotto per le attività legate alla bicicletta e per la riscoperta del nostro territorio, delle nostre tradizioni e dei nostri antichi borghi e paesi. Si pensi agli oltre 30.000 ciclisti che si sono riversati in Romagna e in Emilia per partecipare alle maggiori manifestazioni ciclo turistiche non competitive".

E a Modena di che numeri parliamo?
"Modena rappresenta un punto di riferimento per tutti sia per i suoi 3.200 ciclisti, sia per la tipologia di manifestazioni ciclistiche messe in campo. Abbiamo fermamente voluto la riapertura, dopo i lavori di ristrutturazione, dell'anello del parco Novi Sad nel quale si sono svolte 11 serate di ciclismo amatoriale con una presenza complessiva di 2.500 ciclisti. Per il settore ciclo turistico sono stati organizzati 32 raduni e diverse manifestazioni escursionistiche tra cui si ricorda la 'Tre giorni nel Parco dell'Alto Frignano e della Garfagnana', in cui i ciclisti e le cicliste hanno trovato accoglienza per le cene e i pernottamenti nella nuovissima foresteria del Montefiorino Village, gestito dal comitato Uisp di Modena. Per l'attività amatoriale da ricordare il campionato italiano di ciclocross a Castelnuovo Rangone, il campionato italiano di cronoscalata a Riolunato, il campionato italiano su strada a Finale Emilia e il campionato italiano a cronometro a Sant'Eusebio".

I bambini dei centri estivi della lega ciclismo Uisp ModenaQuali sono i progetti rivolti al sociale e all'aggregazione sulle due ruote in cantiere per il 2014? Cosa verrà mantenuto e quali saranno invece le novità?
"Per il 2014 si stanno già preparando innumerevoli progetti per riaffermare maggiormente la nostra presenza sul territorio, pur nella consapevolezza delle numerose difficoltà che incontreremo strada facendo per il protrarsi di questa crisi economica che ci attanaglia. Ma è proprio nelle difficoltà che la lega ciclismo Uisp trova la forza di ribadire la sua presenza e la sua valenza sportiva, aggregante e socializzante. Per il 2014 si getteranno le basi di una più proficua collaborazione interprovinciale, in modo tale da portare a sintesi progetti e organizzazioni in modo più razionale, generando economie nella gestione degli avvenimenti sportivi. Altro importante obiettivo è quello di avvicinare la lega al mondo della scuola con la realizzazione di centri estivi, stanziali o itineranti, rivolti a ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie".

Parliamo di infrastrutture: spesso sorgono polemiche sulle piste ciclabili o la sicurezza dei ciclisti. Qual è la situazione al momento e cosa le amministrazioni locali possono fare di più e meglio?
"È certamente un tasto dolente, quello dedicato alla sicurezza dei ciclisti e alla realizzazione di infrastrutture (semafori intelligenti o piste ciclabili) che possano garantire l'uso della bicicletta in sicurezza. Sono stato, e lo sono ancora, molto critico verso alcune amministrazioni in tema di sicurezza e mobilità sostenibile: spesso ci siamo trovati di fronte all'assenza di un piano d'intervento reale che, nonostante le scarse risorse finanziarie a disposizione, avesse una visione di priorità e di necessità. Troppe piste ciclabili sono disarticolate sul territorio e non rappresentano un sicuro mezzo per una mobilità sostenibile. Mobilità che dovrebbe avere tre importanti obiettivi: rendere meno pressante il traffico automobilistico e il relativo inquinamento; incentivare l'uso della bicicletta tra i giovani, per combattere una piaga sociale come quella della obesità giovanile; pensare a una valida costruzione di una rete di percorsi ciclabili potrebbe mettere a disposizione un'utile infrastruttura per tutti coloro che fanno del turismo in bicicletta un sano e moderno stile di vita. Pensiamo anche all'indotto economico che si può generare nell' ambito di questo particolare modo di vivere il tempo libero. Non dobbiamo inventarci nulla, dobbiamo solamente copiare bene certe realtà esistenti (basta fare riferimento all'Austria, al Trentino Alto Adige e alla Lombardia) nelle quali la presenza di una rete ciclabile efficiente sta producendo un indotto da non sottovalutare, creato da un interessante flusso turistico verso le città d'arte. La nostra regione, per la sua storia, i suoi monumenti, le sue eccellenze gastronomiche, non ha nulla da invidiare ad altre realtà".

Infine, Vincenzi: un auspicio per la nuova stagione?
"Il mio auspicio è quello che vorrei fare a tutto il paese: pace, salute e serenità sociale, da vivere anche in sella a una bicicletta lungo le nostre pianure, sui dolci declivi delle nostre colline, sulle erte salite dei nostri monti, lungo le ciclabili dei nostri fiumi e lungo spiagge del nostro mare".

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