Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Diritti in campo ai Mondiali Antirazzisti

Nella giornata di chiusura del torneo di calcio presentati i risultati del progetto nazionale per l'integrazione con lo sport

di Stefano Miglio


CASTELFRANCO EMILIA (MO) - "Diritti in campo: sportpertutti per una società interculturale" è un progetto Uisp, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito della legge 383/2000 di promozione sociale. L'obiettivo prefissato è quello di favorire l'integrazione attraverso lo sport e l'accesso alla pratica sportiva dei cittadini migranti. Il progetto si concluderà tra fine agosto e inizio settembre ma oggi, 7 luglio, ai Mondiali Antirazzisti sono stati presentati i risultati raggiunti finora nelle 8 città italiane coinvolte nel progetto: Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. "Costruire una società sportiva significa avere la voglia di condividere idee e impegni sociali, grazie a questo progetto sono state create 7 società sportive: 5 di cricket, una di basket e una di calcio. Siamo disponibili a raccogliere suggerimenti e stimoli per portare avanti queste idee" ha dichiarato Chiara Stinghi, responsabile del progetto.

Alcuni referenti del progetto sul territorio, Francesco Mapelli a Milano, Fabrizio De Meo a Genova, Gabriella Lo Cascio a Palermo e Leonardo Sbolci a Firenze hanno accompagnato alla manifestazione diversi rappresentanti delle squadre che sono nate grazie al progetto. "Abbiamo chiesto e trovato ospitalità ai Mondiali Antirazzisti - ha affermato la responsabile del progetto -. È importante far vivere ai ragazzi questa atmosfera, dove l'integrazione è vissuta realmente ogni minuto che trascorre".

Antonio Borgogni, docente dell'Università di Urbino, ha raccontato il lavoro svolto in questi mesi: "Abbiamo fatto una scelta, andare a visitare personalmente ogni singola realtà, facendo un po' la parte dei 'cattivi' per valutare tutti gli aspetti positivi e negativi. Giocando questo ruolo ciò ci siamo prefissati di poter suggerire alla Uisp, alla fine del progetto, le linee guida da seguire per poterlo sviluppare in futuro". E alcuni suggerimenti in tal senso li ha dati Fabrizio De Meo: "Lo sportpertutti in quanto tale non tratta soltanto d'inclusione sociale. Le attività devono essere orientate verso la riappropriazione degli spazi pubblici".

Parole di elogio e ringraziamento all'Unione Italiana Sport Per tutti sono arrivate dai giocatori stranieri intervenuti alla presentazione. Il capitano della squadra di Milano ha dichiarato: "Anche se sono infortunato ho voluto essere presente ai Mondiali Antirazzisti perché mi sento parte di questa squadra e ringrazio di cuore chi ci ha permesso di essere qui". "Avevamo difficoltà a giocare nei parcheggi, perché la polizia ci cacciava - ha affermato un rappresentante della squadra di Palermo - ma grazie alla Uisp siamo qui per condividere questa bellissima esperienza, con la speranza che ci sia la possibilità di continuare". Alla fine della presentazione un ragazzo del Bangladesh che milita nella squadra "Palermo Cricket" ha sollecitato i presenti: "Facciamo tutti un altro applauso, perché la Uisp ci sa fare".

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