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Nuovo Dpcm: riconosciute le attività dilettantistiche degli Eps

Consentiti gli sport "di contatto" a società e asd nel rispetto protocolli di Enti di promozione sportiva e Federazioni. Il commento di Vincenzo Manco e Tiziano Pesce.

 

della redazione Uisp Nazionale

 

ROMA - E' stato firmato nelle primissime ore del 13 ottobre 2020  il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) con nuove norme per contrastare l'impennata dei contagi nel nostro Paese e prevedere nuove restrizioni. In ambito sportivo, sono vietate le attività "amatoriali" di contatto, ovvero le partite autorganizzate tra gruppi di persone. Nel Dpcm firmato dal presidente Conte si legge che le attività sportive di contatto sono «consentite da parte delle società professionistiche e - sia a livello sia agonistico che di base - dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Coni e dal Comitato Paralimpico, nel rispetto dei Protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline Sportive associate ed Enti di Promozione Sportiva, idonei a prevenire e ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi». La Uisp sin dai giorni scorsi si era battuta per una soluzione di questo tipo e aveva diffuso il comunicato "Non fermate lo sportpertutti".

Questa mattina Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, ha commentato in diretta su Radio 1 Rai il testo del Dpcm: «Eravamo molto preoccupati e ci siamo mossi per salvaguardare le nostre attività in queste ore, visto che abbiamo sempre risposto con grande senso di responsabilità nei confronti della sicurezza e della salute dei cittadini. La soluzione prevista dal Dpcm salvaguarda la salute e al tempo stesso non blocca le attività dilettantistiche come le nostre, gestite con senso di responsabilità e nel rispetto dei Protocolli di sicurezza».

Anche Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, ha commentato positivamente con un post sul proprio profilo Facebook: «Il nuovo Dpcm contina a consentire lo svolgimento delle attività organizzate all'interno dell'ordinamento sportivo, da organismi (quindi Enti di Promozione sportiva, Federazioni, Discipline associate), da associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate, soggetti già impegnati a rispettare tutte le norme dei rigidi Protocolli nazionali. Si è andati verso quanto sollecitato, con forza e nettezza, dalla Presidenza nazionale Uisp, sin dalle prime ore di domenica mattina - prosegue Pesce -  e per questo occorre già ringraziare il Consiglio dei ministri e, in modo particolare, il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora e il direttore del Dipartimento Sport Giuseppe Pierro. Ogni ulteriore commento lo rimandiamo ora alla lettura del nuovo Dpcm, una volta che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale». (I.M.)

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