Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Associazioni in-formazione assieme: riparte la formazione online

Una doppia intervista a Manuela Claysset e Francesca Colecchia, per scoprire come procedono i webinar gratuiti dedicati alla formazione sulla riforma del Terzo Settore.

 

di Ginevra Langella

 

BOLOGNA - Dopo la pausa estiva riprendono gli appuntamenti di PartecipAzione - Associazioni in-formazione Assieme, un punto di incontro e di formazione virtuale possibile grazie al progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Abbiamo intervistato Manuela Claysset, responsabile del progetto per la Uisp Emilia-Romagna, e Francesca Colecchia, responsabile del settore consulenza e formazione di Arsea srl.

Manuela, in cosa consiste brevemente questo progetto e come sta procedendo?
«Associazioni in-formazione assieme è un progetto presentato dalla Uisp Emilia Romagna e finanziato attraverso il bando della legge regionale dell'Emilia- Romagna n.34. Sostanzialmente atraverso un ciclo di seminari virtuali miriamo a formare e sensibilizzare le associazioni di promozione sociale su tutto ciò che riguarda la riforma del terzo settore. Noi come Uisp Emilia-Romagna siamo appunto i capofila, ma collaboriamo con delle associazioni partner che sono Arci, Acli, Ancescao, Auser, Aics e Cittadinanza Attiva. Il servizio di formazione che forniamo si compone di una serie di seminari gratuiti che abbiamo trasformato in webinar data l'emergenza sanitaria e che dureranno fino a marzo 2021. Settimanalmente affrontiamo differenti tematiche: in queste settimane abbiamo lavorato sugli aggiornamenti degli statuti e sul registro unico nazionale del terzo settore e devo ammettere che l'aver spostato i seminari su piattaforma virtuale ci ha concesso di aumentare il numero delle proposte di formazione, questo perché abbiamo trasformato i costi che non vengono più affrontati per le sale e gli spostamenti con un numero maggiore incontri».

Quindi nonostante la modalità sia cambiata, mi pare di capire che c'è comunque una grande presenza e risposta positiva all'offerta.
«Sì, decisamente. Mediamente abbiamo tra i 50 e i 60 partecipanti che grazie alla nostra newsletter vengono aggiornati e invitati a partecipare ai webinar successivi. Inoltre, per agevolare tutto ed evitare di creare delle classi virtuali troppo affollate, i webinar vengono sempre fatti di martedì e poi replicati di giovedì. Devo dire che l'esperienza funziona nonostante le difficoltà tecniche, perché ovviamente queste ci sono e ci saranno sempre, ma questa formula di usare più momenti per la presentazione della stessa tematica aiuta molto e non lascia nessuno indietro. Lo si vede anche dall'interesse dei partecipanti che ci propongono di affrontare o approfondire anche altri argomenti: i feedback sono utilissimi e stiamo iniziando ad avere una banca dati interessante. Sono molto contenta di come sta andando, sentiamo che c'è bisogno di questo tipo di servizio e noi stiamo rispondendo a questa esigenza. È sicuramente diverso dall'essere in presenza, ma si interagisce benissimo lo stesso».

Francesca, a due settimane dalla ripresa degli appuntamenti online, come sta andando dal tuo punto di vista la formazione? Come stanno interagendo gli utenti ai seminari?
«Le ultime edizioni hanno visto una notevole affluenza di partecipanti, tant'è che stiamo facendo delle repliche per consentire a tutti di fruire di questi momenti di aggiornamento. Abbiamo ripreso con la formazione a distanza e questo da un certo punto di vista ha sicuramente facilitato la partecipazione. Allo stesso tempo in molti hanno manifestato il desiderio di tornare in aula, perché lì è più semplice l'interazione e, a mio avviso, è anche più funzionale alla costruzione di una rete tra le varie organizzazioni presenti sul medesimo territorio, una opportunità da valorizzare nel percorso di coprogettazione atteso il ruolo fondamentale che le associazioni possono giocare nella coesione sociale e nella ripresa in questo periodo storico. L'interazione è sempre stata molto piacevole, i feedback positivi e le domande puntuali. L'interesse per tutte le novità che interessano il settore c'è, ed è molto forte».

Quali sono i principali argomenti trattati in questa ripresa?
«Ci siamo da poco soffermati sul Decreto che disciplina il Registro unico nazionale del terzo settore (Runts), un provvedimento che ha consacrato questo percorso di riforma e che attende in ogni caso la sua implementazione informatica ed i provvedimenti attuativi che devono essere adottati dalle singole Regioni per cui potremmo tornare sul tema in modo più operativo a marzo.  Abbiamo affrontato anche il tema delle modifiche statutarie e su questo vorrei ricordare a tutti che la scadenza del 31 ottobre era esclusivamente legata alla possibilità per Aps, Odv e Onlus, già iscritte nei relativi registri ed anagrafi, di modificare lo statuto con il quorum dell'assemblea ordinaria e non straordinaria. Chi non avesse provveduto non è passibile di alcuna sanzione o decadenza. Attendiamo ancora il Decreto sulle attività diverse da quelle di interesse generale che potranno essere svolte dagli Enti del Terzo Settore e il parere della Commissione europea sui nuovi regimi fiscali ma a breve potremmo avere novità interessanti anche rispetto alla formulazione del Codice del Terzo Settore, perché c'è stata una apertura rispetto all'accoglimento di proposte di emendamenti».

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