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I Mondiali Antirazzisti premiati al Mei Supersound di Faenza

Dal 28 al 30 settembre musica e sport uniti contro le discriminazioni. L'iniziativa presentata oggi in conferenza stampa a Bologna. E per la festa della Uisp un inno composto da una band emergente

di Redazione Uisp Emilia-Romagna


BOLOGNA - "Sono compiaciuto che in questo villaggio globale capitalistico ci siano risorse libertarie come il Mei e i Mondiali Antirazzisti. Questi ultimi sono portatori di un'idea geniale: ribaltare il calcio in qualcosa di meno competitivo". Così Roberto "Freak" Antoni, storico leader degli Skiantos, ha chiuso la conferenza stampa di presentazione del Supersound, festival organizzato dal Meeting degli Indipendenti a Faenza dal 28 al 30 settembre, tenutasi oggi a Bologna presso la Uisp Emilia-Romagna.

Presenti all'incontro, oltre a "Freak" Antoni, anche Carlo Balestri, responsabile organizzativo dei Mondiali Antirazzisti, Antonio Mumolo, presidente di "Avvocato di strada" e Giordano Sangiorgi, coordinatore del Mei. "Saranno 72 ore di musica non stop - ha affermato quest'ultimo - per dar spazio ad artisti emergenti e ad iniziative culturali e sociali". Come la Notte Bianca di sabato 29, occasione di raccolta fondi per i terremotati emiliani con il progetto "Ancora in Piedi", coordinato da Piotta per Arci e AudioCoop sotto l'egida Mei.

La Uisp sarà protagonista domenica 30, per il premio che il Mei le ha assegnato per celebrare i 15 anni dei Mondiali Antirazzisti. Dalle 11 si giocherà un torneo con 18 squadre composte da migranti, giornalisti, comici e musicisti. "A seguire - ha sottolineato Sangiorgi - un dibattito sulle 16 orchestre multietniche attive in Italia, un primato europeo per il nostro paese". "Rimanendo in ambito europeo - ha evidenziato Balestri - ricordo che da lì sono arrivati numerosi riconoscimenti alla nostra manifestazione come eccellenza nelle buone pratiche contro il razzismo. Questo invece è il primo premio che giunge dall'Italia, dal Mei, cui ci unisce il tentativo di creare ricchezza attraverso l'unione delle differenze".

Unità d'intenti che caratterizza le molte associazioni che partecipano ai Mondiali Antirazzisti. A rappresentarle c'era Antonio Mumolo per "Avvocato di strada", che si occupa di tutela giuridica dei senza fissa dimora. "Un'esperienza partita 12 anni fa che ci ha portato oggi ad avere sedi in 30 città italiane e 700 avvocati attivi sul territorio. Una realtà cresciuta molto venendo a contatto nel 2007 con i Mondiali Antirazzisti, che ci hanno aiutato a fare rete con le tante realtà associative che operano per la tutela dei diritti dell'individuo".

"È bello pensare ai Mondiali Antirazzisti - ha concluso "Freak" Antoni - come a un esempio di anarchia positiva e democratica". Una manifestazione "anarchica" che dalla prossima edizione avrà anche un suo inno, grazie al concorso indotto dal Mei che partirà a breve chiedendo alle band emergenti di realizzare un brano per rappresentare questo evento.

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