Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Il benessere "pertutti"

Il quinto report del settore Ricerca e sviluppo della Uisp Emilia-Romagna si concentra sul rapporto tra sani stili di vita e salute. Tra buone politiche e buone pratiche

di Massimo Davi, responsabile Ricerca e sviluppo Uisp Emilia-Romagna


STILI di vita e salute. È il tema individuato per questo quinto numero del nostro report. Un tema di grande attualità che sta coinvolgendo l'intera associazione sia sul piano politico che su quello organizzativo. Da una parte dunque l'elaborazione, dall'altra l'agire: come nello stile più classico della Uisp. Stili di vita e salute, un rapporto che non è automatico come sembra ma che nasce dal quotidiano, dal nostro quotidiano. Enzo Spaltro, caposcuola della linea italiana del gioco di relazione nell'educazione degli adulti, già sul finire degli anni Novanta, quando sicuramente il tema veniva posto in altro modo (quando e se veniva posto), ci parla di educazione al benessere; cioè alla possibilità di stare bene. Spaltro non intende con "stare bene" un riferimento al materiale, egli si apre a considerazioni che riguardano più l'area dell'immateriale. Cioè: al tentativo economicistico di dare al benessere un valore quantitativo-finanziario in virtù di una visione monetaristica del comportamento umano, egli contrappone una visione olistica che passa attraverso la sfera psichica ed emotiva. "Il benessere, oggi, è sempre di più vivere - scrive - in uno spazio ed in un tempo sovrani, su cui cioè il soggetto esercita una propria sovranità".

Questa idea di sovranità mi suggerisce una suggestione: l'idea dello stare bene non è che potremmo legarla al processo di produzione della energia psichica e della creazione di oggetti d'amore riconducendo il tutto al valore estetico del movimento? Stare bene con se stessi, con gli altri, con un gruppo, in un'organizzazione, in una comunità. Se è così, o se può anche solo lontanamente essere così, parlare di benessere e di stili di vita che generano salute non significa cominciare a diffondere benessere anziché "criminalizzarne" la condizione? "Promuovere il benessere - prosegue Spaltro -, insegnare il benessere, significa che si può didatticamente organizzare un miglioramento continuo e trasmissibile delle nostre condizioni di benessere globale, seguendo lo slogan apparentemente superficiale, ma sostanzialmente molto profondo per cui benestanti non si nasce ma si diventa". E se il benessere di tutti noi ha a che fare con gli stili di vita e gli stili di vita devono essere considerati una ricchezza, quale ricchezza stiamo producendo per il futuro? Il benestante sarà colui che saprà vivere delle belle relazioni? Il benessere può diventare in futuro una "bella" costruzione delle persone? Avrà, o farà i conti con, una sua dimensione "estetica"?

Stili di vita e salute: abbiamo solo iniziato a parlarne, ma la Uisp ha già sviluppato non solo buone politiche ma soprattutto buone pratiche e da sempre è un soggetto che tende a costruire il benessere di comunità. Ha scelto di coinvolgere, e di lasciarsi coinvolgere, da tutti quei soggetti istituzionali e non, che a buon titolo afferiscono a questo tema. Sono stati organizzati insieme numerosi seminari nazionali, non ultimo quello a Bologna del 10 luglio scorso. Ecco dunque il perché di questo lavoro: un ulteriore approfondimento che a partire dall'ambito regionale coglie gli aspetti chiave annidati nel concetto di ben essere, vita attiva e salute. Si è scelto di sviluppare l'argomento attraverso una sorta di intervista a distanza, coinvolgendo oltre che la responsabile della Ricerca della Uisp regionale altri soggetti protagonisti: testimoni, figure istituzionali ed esperti, ai quali sono state sottoposte alcune domande. Non vi è stato un confronto come in una vera tavola rotonda, ma ogni singolo contributo ha trovato sede nel contenitore Report, dando la possibilità al lettore di prendere spunti dalle diverse posizioni per approfondire ulteriormente gli argomenti.

In questa avventura sono stati coinvolti:
Enrico Balestra, presidente del Consiglio regionale Uisp Emilia-Romagna e componete del tavolo di lavoro nazionale Sani stili di vita e salute;
Paolo Belluzzi, responsabile delle politiche sulle abilità differenti Uisp Emilia-Romagna;
Paola Bottoni, direzione attività, progettazione e formazione Uisp Ferrara;
Paola Paltretti, responsabile politiche per la salute e la prevenzione Uisp Emilia-Romagna;
Daniela Rossi, responsabile nazionale sulle politiche inerenti ai sani stili di vita e
Salute;
Rita Scalambra, dipartimento nazionale Attività e iInnovazione area BenEssere;
Monica Risaliti, responsabile per la Uisp Emilia-Romagna della ricerca.

Scarica il quinto Report Ricerca e Sviluppo Uisp Emilia-Romagna

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