Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Nasce l'area degli sport in natura

In Emilia-Romagna attività equestri e subacquee, montagna, neve e vela si uniscono in un settore comune. "Una scelta che rappresenta innanzitutto un progresso culturale"

Foto di Antonio Marcello - Shoot 4 Changedi Vittorio Martone


BOLOGNA - Il problema della classificazione delle discipline sportive ha tenuto banco all'inizio dell'assemblea, che si è svolta il 29 ottobre nella sede della Uisp Emilia-Romagna a Bologna tra le attività equestri, attività subacquee, montagna, neve e vela regionali. L'assemblea ha rappresentato il punto di arrivo del percorso di costituzione dell'Area sport in natura emiliano-romagnola, un settore in cui le cinque diverse attività possano riunirsi partendo da un punto in comune: la proposta di attività outdoor. "È utile basarci sulle tematiche comuni a tutti - ha sottolineato nel dibattito Marco Tommasi, responsabile organizzativo della neonata Area sport in natura - per superare ‘l'egoismo dei nodi' e costruire percorsi collettivi, specie nella formazione. Presentandoci la sfida di lavorare insieme, credo che la Uisp Emilia-Romagna si attenda da noi la restituzione di un modello organizzativo raffinato dal confronto con il fare".

Una riflessione questa che ha conciliato le obiezioni emerse all'inizio del dibattito assembleare. Malgrado l'entusiasmo per il progetto di unione, c'erano infatti paure connesse alla differenza tra le tecniche che caratterizzano ciascuna attività. "Superare le differenze - ha evidenziato Gabriele Tagliati delle attività subacquee - vuol dire essere veloci nel capire le esigenze di tutti e, lavorando insieme, rinnovarci dall'interno abbandonando un po' il purismo e il settarismo di ciascuna disciplina". "Inoltre - ha rimarcato Lorenzo Fanticini della lega attività equestri - parlare di sport in ambiente vuol dire parlare di tutela dell'ambiente, tema rispetto al quale ci poniamo con un approccio etico e valoriale che caratterizza il nostro essere un'associazione e non una federazione".

Nel passaggio della discussione dalle tecniche ai valori, il socio ha rappresentato il punto di arrivo. "Il tema finale - ha affermato Giorgio Campioli, identificato come responsabile della neonata area e la cui nomina sarà da ratificare nel prossimo consiglio regionale Uisp di dicembre - è proprio la centralità del socio, che oggi ci chiede forme diverse di organizzazione dello sport e dell'attività motoria. Noi già in passato abbiamo sviluppato in tutti questi settori elaborazioni culturali molto forti. Con questa struttura vogliamo raccogliere quelle proposte e dar loro maggiore concretezza". Un valore aggiunto rimarcato anche da Santino Cannavò, responsabile nazionale del settore ambiente e presidente della lega montagna, durante il suo saluto: "In tempo di crisi il mercato dell'outdoor italiano ha registrato un più 10%, mentre crollano le discipline tradizionali. Ma il tema è che le persone fanno attività in ambiente abbassando il livello agonistico e cercando contenuti. Così il territorio, la sua tutela, lo sviluppo e la conoscenza diventano centrali. Per questo credo che la riorganizzazione proposta stasera sia innanzitutto un progresso culturale".

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