Genoa Port Run, “Vuoi che muoro?”
Per me dura, più dura dell’anno scorso. Ma comunque bella, anzi più bella dell’anno scorso. La seconda edizione della Genoa Port Run organizzata dalla Uisp ha goduto di una partenza spettacolare, sul ponte accanto alla Stazione Marittima dove vado spesso a correre (a volte il tipo nella garitta dice che “lì non si può andare”, a volte non ti caga neanche, va’ a sapere). Poi il percorso, davvero suggestivo, lungo i binari con i treni, i container, e rettilinei lunghissimi nei quali non vorresti trovarti da solo di notte ma che in una splendida mattina di quasi primavera, insieme ad altri cinquecento runner, possono quasi commuovere. Di certo luoghi dove chi non lavora in Porto non va mai, ma che è giusto conoscere perché sono un polmone fondamentale per la sopravvivenza e la crescita della città...
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Claudio Paglieri è nato a Genova nel 1965, è scrittore e giornalista del quotidiano Il Secolo XIX, dal 1990. Dopo aver lavorato alle pagine di Interni, Esteri e Politica, oggi è Vicecapo della Redazione sportiva del Decimonono. Autore di libri umoristici e di romanzi, ha pubblicato i suoi primi due libri nel 1989, oscillando tra il puro delirio ("Magica Samp") - come afferma lui stesso - e lo studio serio e documentato (una biografia di Agostino Pareto, sindaco genovese di età napoleonica). In ogni libreria, non possono poi mancare i gialli "Domenica nera" (2005, vincitore del Premio Bancarella 2006), "Il vicolo delle cause perse" (2007) e "La cacciatrice di teste" (2010). Claudio Paglieri, grande sportivo, è appassionato di corsa.
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