Comitato Territoriale

Varese

Tutti seduti, si gioca a pallavolo

Anche la pallavolo può essere davvero per tutti. Dopo la visibilità dei giochi paralimpici di Rio, anche in Italia si diffonde la pratica del sitting volley (“pallavolo da seduti”), uno dei pochi, se non l’unico, sport realmente inclusivo perché permette di giocare insieme ad armi, disabili e normodotati, uomini e donne. E Uisp Varese non poteva restare indifferente.

Per questo ha volentieri accolto nella sua famiglia la “Ticino Sitting Volley”, costola dell’a.s.d. Nuova Pallavolo Somma. Dato il divertimento che questo sport suscita fin dal primo allenamento, si è formato un gruppo di appassionati del nord della provincia che si allena ormai da 6 mesi due volte a settimana nella palestra delle scuole medie di Marchirolo sotto l’egida dell’a.s.d. MSTC, affiliata Uisp, con l’intento di consolidare e allargare la squadra in vista della partecipazione a campionati regionali o nazionali o, durante l’estate, ai vari tornei di beach-volley che si tengono nella zona, nella variante “beach sitting volley”.

Emanuele Crosta, referente provinciale per Varese Sitting Volley: «Il bello di questo sport è che dà la possibilità di partecipare davvero a tutti. La pallavolo che integra, la chiamiamo noi. Sedetevi a giocare e lo vedrete. C’è voluto un po’ di tempo a creare il gruppo ma eccoci qua – ha dichiarato Crosta ad Handicapire.it – con la porta spalancata per chi vuol condividere con noi questa avventura che solo pochi mesi sembrava dovesse rimanere un sogno».

Un campo di dimensioni ridotte rispetto a quello “classico”, e l’obbligo a non alzarsi da terra: sono queste le principali differenze per questo nuovo sport, che sta già conquistando tanti appassionati anche nella nostra provincia. Per il resto, le regole hanno differenze davvero minime, e lo spirito agonistico non ne risente per niente. Non si ha la spinta delle gambe, ma comunque è necessaria grande forza, destrezza e velocità per ottenere risultati. Lo spirito di squadra, invece, è quello Uisp dell’inclusione, del trovare il punto di incontro nelle differenze.

Uno sport dove già esiste un campionato regionale, e dove Varese ha già un referente provinciale del Comitato Paralimpico, Massimiliano Manfredi, piemontese trapiantato a Varese, amputato di una gamba, tesserato con la Polha e infaticabile nel suo impegno di promozione dello sport paralimpico. Ora la sfida, per il neonato gruppo affiliato Uisp Varese, è quello di crescere soprattutto nel numero dei partecipanti, per partecipare a competizioni sempre più prestigiose, coinvolgendo sempre più atleti per un’esperienza di sport positivo ed inclusivo.

Chiunque fosse interessato a partecipare può contattare l’a.s.d. MSTC, piccola ma molto attiva associazione della Valmarchirolo, all’indirizzo e-mail info.mstcsport@gmail.com o attraverso la pagina Facebook MSTC

 

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