Su invito del presidente del Coni Giovanni Malagò inoltrato a tutti gli Organismi sportivi (Fsn, Eps, Dsa), che ha recepito le indicazioni contenute nel DPCM odierno, si dispone la sospensione di ogni evento sportivo Uisp in programma sabato 26 aprile, in occasione delle esequie di Papa Francesco.
Nel contempo si rinnova la richiesta di osservare un minuto di silenzio in occasione delle manifestazioni sportive che si svolgeranno per tutta la settimana per onorare la memoria del Pontefice.
Inoltre, “Il CONI invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a trasmettere questo ricordo di Papa Francesco alle rispettive realtà affiliate affinché – prima del minuto di silenzio e in base alla dotazione tecnologica dei vari impianti - possano proiettare sugli schermi la foto, configurare il testo sugli eventuali led presenti a bordo campo e leggere il contenuto testuale attraverso lo speaker": clicca qui per scaricare il file predisposto dal Coni con il testo e le modalità da seguire per il ricordo.
L’Uisp, già nella mattinata di lunedì, aveva espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco: "La sua vita dedicata agli emarginati, ai poveri, agli ultimi, alle persone più fragili, a chi vive guerre e conflitti, è stata un fulgido esempio per tutto il mondo, superando i confini di ogni credo e religione - ha scritto Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - I suoi continui appelli alla compassione e alla solidarietà continueranno a vivere nei cuori di chi crede nella pace, nella giustizia sociale e nella dignità umana. Papa Bergoglio non ha mai perso occasione per sottolineare l’importanza dello sport come diritto di cittadinanza, educazione, inclusione e coesione delle comunità, amicizia. Lo sport per Papa Francesco era un inno alla vita e ricordava sempre che da bambino giocava in strada con un pallone di stracci. Ha saputo trasmettere la forza del dialogo e della semplicità per costruire ponti, non muri. I suoi moniti ai “potenti” della Terra non cadano invano. Oggi, intanto, non possiamo che sentirci tutti più tristi e soli nell’immaginare un futuro di pace ed uguaglianza".