Comitato Regionale

Emilia-Romagna

4 luglio: Assenze e matriarcati

Rimini 2008 è stato finora un importante momento di catalizzazione delle risorse in un solo luogo. Esperienza quindi fondamentale per mettere in raccordo tra loro tutti gli operatori dell'Uisp ed agevolarne la conoscenza e la collaborazione futura. In tutto ciò, chiaramente, qualche assenza c'è stata...

Rimini 2008 si colora di rosadi Vittorio Martone


Rimini 2008 è stato finora un importante momento di catalizzazione delle risorse in un solo luogo. Esperienza quindi fondamentale per mettere in raccordo tra loro tutti gli operatori dell'Uisp ed agevolarne la conoscenza e la collaborazione futura. In tutto ciò, chiaramente, qualche assenza c'è stata, dovuta agli impegni organizzativi delle altre manifestazioni che nel corso di questa estate seguiranno lo Sports for All Festival. La prima a cui penso sono i Mondiali Antirazzisti. E, al riguardo, la mancanza principale è quella di Ashley, mio diretto referente nell'area comunicazione del Comitato regionale dell'Emilia Romagna, che in questi giorni sarà impegnato a portare a termine l'allestimento del parco di via Salvador Allende, a Casalecchio di Reno, che ospiterà la manifestazione.

Un rapporto di grande collaborazione, quello che c'è stato con lui, fin dal principio del mio lavoro in Uisp e che in questi giorni si è evoluto in sdolcinate telefonate piene di frasi del tipo "Ma ce la fai a venire a Rimini? E chi me le fa più le revisioni ai miei articoli?" "E tu invece che mi hai lasciato a Casalecchio da solo..." ed altre terribili smancerie di questo genere. La si definisce femminilizzazione dei rapporti questa modalità o, se vogliamo, semplice ingentilimento. Dinamica in cui tra l'altro sembra ancora più facile incappare in questi giorni.

Eh già, perché Rimini agli inizi di luglio, per prassi ormai consolidata, "si tinge di rosa". Nei presupposti degli organizzatori della "Notte rosa", grande evento estivo che raccorda i 110 km della riviera romagnola, questo colore viene ad assumere i connotati rappresentativi dell'accoglienza e della gentilezza. Nell'interpretazione che ne abbiamo dato noi, inserendoci con le nostre attività nel calendario dei festeggiamenti locali, questa tinta è invece più legata a tematiche squisitamente riguardanti la femminilità e la tutela dei diritti delle donne. Da qui l'idea di fare una corsa sul modello Vivicittà, con due percorsi di 4 e 8 km, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Bel momento, al pari della premiazione informale che ha seguito la gara (chi credete l'abbia presentata?), svoltasi assieme alla sportiva centenaria Anita Cignolo. Storica fondatrice dell'associazione "Piramide", che lavora per la promozione dell'attività fisica tra gli anziani, in un'intervista di qualche tempo fa Anita dichiarava di tenere duro, sperando nel suo piccolo "di non venire mai abbattuta, come una piramide". Io poi me la ricordo quando in questi giorni ci parlava delle persone che svolgono attività nel suo circolo, definendoli "i miei anziani", salvo poi ricordarsi che i suoi vecchietti hanno tra i venti e i trent'anni meno di lei. "Io li chiamo anziani - diceva ridendosela - ma mica ci penso che io ho cent'anni e loro potrebbero essere miei figli".

Altro segno di queste celebrazioni al femminile è stato il tramutarsi della Darsena in un gineceo, quando nel pomeriggio di oggi le uispine si sono ritrovate per discutere dell'aggiornamento della "Carta dei diritti delle donne nello sport", documento innovativo lanciato dall'Uisp nell'84 e fatto proprio dal Consiglio d'Europa l'anno successivo. Io ero lì intorno che gironzolavo bardato con i ferri del mestiere (vale a dire videocamera, macchina da presa, penna e taccuino) sentendomi un po' un intruso in questa riunione informale, prima tappa di un percorso di ringiovanimento fortemente sostenuto dalle nuove leve al femminile di quest'associazione. E nel guardare a questo rendez-vous di donne non sono riuscito a fare a meno di ricordarmi di vecchie discussioni sulle differenze di gestione della vita pubblica nei sistemi matriarcali e patriarcali.

In effetti, riguardo all'Uisp, già dai miei "primordi" ho sempre pensato a questa associazione come una forma di matriarcato. E a smontare questa ipotesi non sono valse a nulla le considerazioni sul fatto che il mondo dello sport in Italia sia ancora eminentemente in mano agli uomini. So di parlare in maniera non scientificamente provata o, per meglio dire, sulla base esclusiva delle sensazioni; come so di riflesso che un discorso simile meriterebbe un approfondimento teorico più vasto. Ma tale non è l'intento di queste pagine. E quindi giù di sensazioni.

Sarà la struttura aperta e piena di interrelazioni dell'organizzazione o, piuttosto, la fluidità con cui i ruoli si interfacciano, ma l'impressione di quest'indole libertaria ai miei occhi persiste. Ma forse, volendo centrare lo sguardo più in profondità e analizzare la questione anche sul piano storico, quello che mostra il carattere matriarcale dell'Uisp può essere l'assenza di vocazioni sostitutive rispetto a un padre, la partenza di un progetto su base collaborativa, il desiderio di intervento all'interno di un settore che ha storicamente vissuto una condizione di abbandono e di delega da parte dello stato italiano. Un atteggiamento che ricorda lo spirito di donne volenterose che si rimboccano le maniche di fronte ai problemi, o quello delle partigiane romane di cui racconta Alessandro Portelli nel suo bellissimo libro "L'ordine è già stato eseguito". Esempi di passione e di femminilità che si dipanano anche negli intrecci più complessi. Motivo per cui qui, lo dico con orgoglio, di rosa ci sono le corse e non le quote.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
SERVIZIO CIVILE: Mettiti in gioco con Uisp!

 

UP! Uisp Podcast - Sport, politica e attualità

SPORT POINT - Consulenza accessibile per lo Sport

Differenze in Gioco - Sport libera tutt*

PartecipAzione: AssociAzioni in-formazione

Briciole di Pollicino: la formazione Uisp

Il calendario degli appuntamenti di formazione per istruttori Uisp

Forum Terzo Settore Emilia-Romagna

Il sito del Forum del Terzo Settore Emilia-Romagna