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Emilia-Romagna

Al via la seconda edizione del torneo di calcio "Oltre le Regole"

"Lasciamoli giocare, facciamoli sbagliare" è lo slogan di questa iniziativa della Uisp Bologna per lo sviluppo del fair play dalla prima infanzia

di Francesco Costanzini - Redazione Uisp Bologna


BOLOGNA - Riapre i battenti sabato 15 ottobre pomeriggio il campionato di calcio giovanile Uisp "Oltre Le Regole", giunto alla seconda edizione e organizzato in collaborazione con Ascom. Raddoppiate quest'anno le squadre iscritte rispetto all'anno passato con le società sportive stesse, interpellate dalla Lega Calcio Uisp, che sono  intervenute attivamente nella stesura del regolamento, confrontandosi e mettendo in comune idee, proposte, suggerimenti. Ne è scaturita una serie di norme che prevedono tante novità, sottolineando la mancata pubblicazione dei risultati e delle classifiche di questi campionati, per rimarcare come la vittoria non sia lo scopo della partita.

Tre sono gli aspetti fondanti di questo progetto. In primis una particolare attenzione alla formazione degli allenatori-istruttori, che da insegnanti di tecnica e di tattica si sono trasformati in educatori a tutto campo. Il loro ruolo in questa fascia di età è infatti importantissimo, perché attraverso il calcio devono aiutare i bambini a crescere con valori sani che si porteranno poi dietro per tutta la vita. Poi c'è la presenza collaborativa degli arbitri, che da integerrimi custodi del regolamento diventano angeli del fair play. Durante la partita spiegheranno ai ragazzi il motivo delle loro decisioni, aiutandoli ad entrare nelle pieghe di un regolamento spesso non conosciuto in tutte le sue sfaccettature. Il corso per queste nuove figure è già partito con una buona adesione. Infine, il rapporto diretto dell'arbitro con i genitori: prima della partita i direttori di gara si intratterranno in un breve colloquio con alcuni rappresentanti dei genitori di entrambe le squadre. Una chiacchierata informale in cui si rimarcheranno i valori dello sport e del fair play: perché il tifo non degeneri mai in esasperazione, perché dalle tribune arrivino sempre incitamenti e mai critiche che possano mettere sotto pressione il ragazzo. I genitori saranno anche coinvolti in incontri con specialisti, che aiuteranno le famiglie nel processo di crescita dei loro figli.