Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Andata e ritorno

Inizia il 30 marzo a Casale di Rivalta (RE), con la partita tra Real Lugo e Asd Rondò, la fase a eliminazione diretta del campionato seniores del calcio Uisp

La formazione del Real Lugo Dieci Decimidi Fabrizio Pompei

 

BOLOGNA - Il miglior trio d'attacco del Real? Di Stefano, Zidane e Ronaldo? Puskás, Raul e Figo? No: Randi, Karasse, Bucci. Almeno se si parla del Real Lugo Dieci Decimi, la squadra ravennate che il 30 marzo aprirà i quarti di finale del campionato seniores Uisp Emilia-Romagna scendendo in campo a Casale di Rivalta, in provincia di Reggio Emilia, contro la formazione dell'Asd Rondò. Nati nel 1978, mentre le merengues vincevano il loro diciottesimo scudetto, i bianconeri di Lugo sono i primi a giocare sulle pagine del proprio sito con fotomontaggi di coppe dei campioni e del Santiago Barnabeu. E poi sondaggi sul "top 11" e sulla "partita del secolo", che risulta essere proprio la finale vinta lo scorso anno battendo 2 a 1 l'Asd Oiki.

La consegna di materiali sportivi da parte del Real Lugo Dieci Decimi a una scuola calcio abruzzese nel 2009I campioni in carica, usciti dalla fase a gironi a punteggio pieno con dieci gol fatti e uno subito, tra i favoriti per la vittoria finale, nel 2009 hanno dato prova di impegno anche nel campo civile. In seguito al terremoto che colpì L'Aquila, infatti, parallelamente alle tante iniziative svolte nelle tendopoli dalla Uisp, il pullman del Real portò maglie, pantaloncini, palloni e materiale sportivo a una scuola calcio abruzzese. Oltre a organizzare iniziative benefiche e vincere tornei, i calciatori lughesi sanno anche come divertirsi: lo testimoniano benissimo le miniature Subbuteo dell'intera rosa del Real con tanto di nomi sulle maglie e scarpini personalizzati.


I giocatori del Real Lugo Dieci Decimi tramutati in pedine del Subbuteo"Non ci poteva capitare sorteggio peggiore - ammette Graziano Varini, dell'Asd Rondò - ma ci impegneremo per passare il turno. Intanto siamo contenti di aver raggiunto i quarti e di poterceli giocare. Del resto - sorride - noi siamo le 'vecchie glorie': anche se veniamo da diverse città dell'Emilia-Romagna ci conosciamo tutti e prima di ogni altra cosa quello che ci interessa è divertirci". Il riferimento è alle due squadre del Rondò: una "giovane" d'eccellenza e l'altra di amatori che, in media, hanno superato i quarant'anni. Nata nel 1976 dall'omonimo circolo Arci di Cavazzoli, frazione ormai assorbita da Reggio Emilia, la squadra continua ancora oggi ad essere un punto di riferimento per i ragazzi del quartiere. "Furono i nostri padri - racconta Varini - che per il gusto di giocare a pallone pensarono di creare la Rondò. A cambiare sono stati i colori sociali: dalle maglie granata siamo passati a quelle biancorosse. Un po' quello che è successo alla Juventus".