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Emilia-Romagna

Calcio estero

Si è concluso con la vittoria per 1-0 dei padroni di casa il confronto tra Oiki e Club Giardino, il quarto di finale del campionato seniores della Uisp Emilia-Romagna giocato il 30 marzo a Parma

di Fabrizio Pompei

 

BOLOGNA - Si è giocato domenica 30 marzo, a Parma, il più esterofilo dei quarti di finali del campionato di calcio seniores della Uisp Emilia-Romagna. In campo l'Ac Oiki - vincitore dell'incontro per una rete a zero - e il Club Giardino: il primo giocava in casa, il secondo arrivava da Carpi, in provincia di Modena, eppure entrambi sono club che guardano con piacere al calcio europeo. No, non appartengono ai tanti che ultimamente snobbano la serie A povera di campioni e che si divertono solo con il tiqui-taca spagnolo o con l'ultimo 4-1-4-1 bavarese. L'Oiki però si presenta in campo con le maglie blu e bianche del Chelsea mentre il Club Giardino vanta tornei internazionali con formazioni danesi e francesi.

"La squadra - racconta Angelo Sacchetti, ex-giocatore e ora dirigente del Club Giardino - sta per compiere i quarant'anni. Siamo nati da un omonimo centro polisportivo e abbiamo anche una squadra d'eccellenza che dal 2000 ha vinto per sei anni consecutivi i campionati regionali con giocatori che ora partecipano al torneo Uisp. Ci divertiamo però anche a organizzare triangolari con altri club europei come quello di quattro anni fa giocato assieme alla squadra danese del Lyngby che quest'anno vorremmo ospitare in un 'triangolare' sulla riviera romagnola: così, finita la partita, si può andare tutti insieme in spiaggia".

La formazione del Gs Oiki che indossa le maglie del ChelseaUna questione puramente estetica, invece, l'inglesismo calcistico del Gs Oiki, la squadra di Parma battuta per un solo gol dal Real Lugo nella finale dello scorso anno. "La nostra società - afferma Marco Bigliardi, dirigente del club - da quando è nata, una ventina d'anni fa, ha strizzato l'occhio alla patria del football. Originariamente le nostre maglie erano infatti quelle della nazionale inglese: dalla scorsa stagione, prendendo spunto dai nostri colori sociali, abbiamo indossato le casacche del Chelsea di cui abbiamo adottato anche lo scudetto. Sia chiaro, nessuno di noi tifa i 'blues', ma le divise sono belle".