Si è concluso in questi giorni il Progetto Cittadinanza Sportiva-Transizioni sociali attraverso lo Sport realizzato da Uisp Emilia-Romagna e co-finanziato dalla Regione attraverso il bando della Legge 3 per le Reti Associative regionali.
Nell’ambito del progetto si è svolto il 15 aprile scorso presso il circolo OffSide Pescarola a Bologna un Living Lab dal titolo “Giovani migranti: lo sport come fattore di accoglienza” durante il quale associazioni, istituzioni e utenti si sono confrontati sull’esperienza
“Chi lavora all’interno dell’accoglienza sa quanto lo sport venga spesso unito ad un’idea di progetto, qualcosa che inizia, finisce, ha una sua precarietà. Ci piacerebbe riuscire a immaginare una collaborazione con altre figure che si inseriscono all’interno dell’equipe multidisciplinare dei SAI: sarebbe molto bello che ci fosse un aspetto di cittadinanza attiva, sportiva” così Lia Schiavone, in rappresentanza di CIDAS, intervenuta durante il Living Lab. Lo scopo del percorso progettuale dedicato ai giovani migranti è stato infatti quello di promuovere percorsi di inclusione e di promozione del benessere psicofisico attraverso la strutturazione di attività motorie e sportive, grazie alla collaborazione con enti di accoglienza e di cooperazione internazionale ed esperti dell’attività motoria.
“Dobbiamo costruire una programmazione di quest’offerta che rafforzi gli elementi di co-programmazione tra chi programma l’accoglienza, chi offre lo sport e anche i ragazzi stessi, è fondamentale e che ci sia un protagonismo diretto delle persone che sono fruitrici dell’offerta – ha dichiarato poi Luca Rizzo Nervo, Delegato alle Politiche per l’immigrazione e la cooperazione internazionale della Regione Emilia-Romagna, in merito alla realizzazione di programmi progettuali come quello di Uisp, che coinvolgono i giovani MSNA. Obiettivo, quest’ultimo, che si è dato lo stesso ente regionale quando ha lavorato alla pubblicazione del bando. “Il finanziamento deve essere un’occasione per attivare delle reti – ha infatti spiegato Monica Raciti, Dirigente Settore Politiche Sociali della stessa regione – ma il lavoro non può essere esclusivamente subordinato a un bando che prima o poi si esaurisce: il senso di questi finanziamenti e di queste iniziative è proprio quello di innovare, di creare queste opportunità e dopo il tema è quello di costruire alleanze sul territorio: con il Comune, con gli altri soggetti per trovare altri modi di dare sostenibilità alle progettazioni”.
Partner del progetto anche i Comitati Uisp di Ferrara, Ravenna-Lugo, Reggio Emilia, Parma e Bologna che hanno attivato sul loro territorio di competenza diverse reti e attività, insieme a IBO Italia, Polisportiva Zelig di Reggio Emilia, Pol Hic Sunt Leones di Bologna a Asp Eppi Manica Salvatori dei comuni del ferrarese.
Nel territorio bolognese, il Comitato Uisp ha collaborato con ASP Città di Bologna per realizzare attività dedicate ai tanti giovani richiedenti. “Su 50 persone quelli che poi hanno partecipato sono stati 21 – ha raccontato Daniele Greco, referente del Servizio Protezioni Internazionali di ASP durante il Living Lab conclusivo -, qualcuno poi per esigenze lavorative, abitative, distanze varie ha deciso di abbandonare ma per noi non è una sconfitta, non è un elemento negativo. Penso infatti che il compito di tutti quanti noi sia quello di offrire delle opportunità sui territori e quello che noi abbiamo fatto è stato offrire appunto delle opportunità”.
Nel corso della mattina sono poi intervenuti inoltre Roberto Terra Vicepresidente di HSL, Francesca Santucci di Arci , Alberto Alberani portavoce del Forum Regionale Terzo Settore, oltre a dirigenti e referenti del progetto dei Comitati territoriali Uisp coinvolti. Sono inoltre stati presentati i dati del monitoraggio a cura di Chià Rinaldi, e un report video del progetto che raccoglie le testimonianze dei diversi referenti territoriali. I lavori sono stati poi stati chiusi dall’intervento di Enrico Balestra, presidente regionale Uisp.
Cittadinanza Sportiva è quindi un punto di partenza per nuove opportunità nel campo dell’accoglienza a tema sportivo. Durante la giornata conclusiva si è infatti avuta la possibilità di condividere esperienze e idee tra tanti soggetti coinvolti nei processi, con l’obiettivo di continuare a impegnarsi ed offrire nuove opportunità su misura dei giovani.