Un appuntamento stimolante quello che a Cesenatico ha visto coinvolti circa 60 tra dirigenti, responsabili e collaboratori dei comitati Uisp territoriali dell'Emilia-Romagna, organizzato da Uisp Emilia-Romagna per mettere sul tavolo idee, proposte, richieste.
Dopo l'introduzione del presidente regionale Enrico Balestra, Giorgio Bitonti, segretario generale Uisp Emilia-Romagna, ha spiegato attraverso un monumentale documento di Excel lo stato dell'arte per ciò che riguarda settori di attività, insediamento di Uisp sul territorio, struttura e bilancio e gestione del personale, ma ha anche parlato del mondo esterno alla Uisp, parlando di humus sportivo a tutto tondo, federazioni ed enti, distribuzione territoriale e numerica sulla popolazione totale, suddivisione tra gli Eps e le federazioni. Emerge una presenza sul territorio a macchia di leopardo dei settori di attività. Graditissimi ospiti del Living Lab all'interno del progetto Tran-Sport tre enti del terzo settore che lavorano in altri ambiti, e hanno spiegato punti di contatto e differenze rispetto al mondo Uisp: Ascom Confcommercio, Arci, Agesci.
Il dibattito si è ampliato sulla necessità o meno di tavoli specifici 'orizzontali' su tutto il territorio, sulle progettualità, sulle differenze tra settori di attività a seconda dei territori, sofferenze e nuove sfide sportive e non, sulle strutture organizzative, sulla riconoscibilità di valori e associazioni. La mattinata è stata poi chiusa da Francesa Colecchia di Arsea, che ha parlato di relazioni tra enti e federazioni e di piccole realtà.
Dal pomeriggio sono emersi i temi di discussione dei quattro tavoli di lavoro. 1. “C'è vita oltre i settori di attività” ha messo in luce carenze su attività dedicate ai giovani, anche sulla formazione di dirigenti e anche la necessità di collaborazione intra-settoriale, oltre che un ritorno al futuro dei nostri valori. 2. “Transizione digitale. L'app non mi basta” ha fatto capire che c'è bisogno di investimenti, ma rimane importante la relazione umana, non può esserci un filtro 'digitale' su tutto. Il sito è ormai difficilmente utilizzabile, se parliamo di e-commerce o altri strumenti, vanno valutati tanti altri sistemi digitali che ormai stanno prendendo piede. Anche l'applicazione va potenziata, non dobbiamo più pensare a Uisp come Uisp ma alla rete di associazioni. 3. “Vincoli statutari e modello associativo” ha parlato di cosa nello statuto va rafforzato, come l'identità valoriale, ma anche cosa va implementato come una maggiore diversità sui territori, ad esempio parlando di decentralizzazione, serve equilibrio. Anche la formazione dovrebbe avere un livello intermedio e in più: chi forma i formatori? Lo statuto deve essere più elastico, in generale, ma la Uisp Emilia-Romagna dovrebbe darsi priorità nella discussione politica. 4. “Come stanno cambiando le associazioni sportive?” ha fatto emergere i cambiamenti significativi che la base associativa Uisp sta fronteggiando, di fronte a normative sempre più stringenti e al cambiamento generazionale in atto. Consulenze amministrativo-fiscali, aiuto sui bandi, difficoltà nell'essere Aps o Asd, il mondo attorno alle società sportive sta cambiando, Uisp deve essere pronta.
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