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Emilia-Romagna

Da genitori preoccupati a istruttori di skate

La storia dell'associazione sportiva dilettantistica Team Regina di Cattolica raccontata dal suo presidente Daniele Arduini

Evoluzioni di skatedi Nicola Alessandrini - Redazione Uisp Ferrara


CATTOLICA
- Un gruppo di genitori riunitisi per far praticare skate in sicurezza ai propri figli, nasce così il Team Regina di Cattolica, che oggi conosciamo nel corso del nostro viaggio negli sport postmoderni. Per farci raccontare l'attività di questa associazione sportiva dilettantistica abbiamo intervistato il suo presidente Daniele Arduini.

Quali attività praticate e come nasce la vostra associazione?
"Principalmente il Team Regina di Cattolica si occupa di skateboard e rollerblade. L'associazione è nata nel 2006 grazie alla collaborazione di un affiatato gruppo di genitori. Volevamo offrire ai nostri figli l'opportunità di svolgere questi sport in sicurezza, sotto la guida di esperti. Per un lungo periodo, infatti, abbiamo accompagnato i nostri ragazzi negli skatepark di Rimini, Cesenatico, Pesaro e Riccione per provare lo skate. Il limite che individuavamo era la puntuale mancanza di un insegnante, con i notevoli rischi che questo comportava. Così ho iniziato a comunicare con tutti gli esperti che incontravo per tentare di capire quali metodi potesse adottare un principiante per approcciarsi alla disciplina. I primi tempi sono stati duri, le risposte erano spesso dettate da uno spontaneismo poco didattico, del tipo ‘si sale sulla rampa e poi ci si butta'. Sembrava che per imparare ci si dovesse rompere le gambe. Così, da queste premesse e con le migliori intenzioni abbiamo preso in gestione lo skatepark di Cattolica dal 2008 al 2010".

Quali attività svolgete e quante persone coinvolgono?

"In principio lo skatepark di Cattolica era frequentato da una cinquantina di ragazzi dai sette ai vent'anni, ora sono una trentina. Per alimentare la partecipazione delle fasce più giovani organizziamo centri estivi con attività ludiche, in cui svolgiamo due settimane di pratica per lo skate e cinque settimane dedicate ai i roller, con istruttori specializzati. A tutti quei bambini che volessero imparare più da vicino una delle nostre attività diamo appuntamento nei corsi pomeridiani. Nei nostri corsi mettiamo a disposizione due istruttori per ogni principiante al fine di garantire la massima sicurezza e un avvio graduale fino a quando il bambino si sente sicuro. I corsi sono pomeridiani e si svolgono d'estate dalle 18 alle 20, tre volte alla settimana, in gruppetti da 6-7 partecipanti. Le tariffe sono assolutamente popolari: dai 3 euro all'ora fino ai 10 euro per le lezioni individuali. Per promuovere le nostre attività stiamo cercando di sviluppare anche l'aspetto tecnologico. Oltre ad un sito internet, abbiamo delle telecamere in movimento per riprendere i movimenti dello skate al fine di creare una sorta di tutorial per illustrare le principali acrobazie, in gergo tricks, dello skate. Gesti complessi come l'ollie (saltare facendo rimanere la tavola attaccata ai piedi, ndr) possono essere filmati e rivisti al rallentatore per mostrare come svolgerli".

Quali rapporti avete con realtà sportive affini sul territorio?

"Abbiamo partecipato a dei contest allo skatepark di Riccione, dove vengono invitati tutti gli skater più bravi per affrontare una gara vera e propria, alcuni sono atleti di livello sponsorizzati da grosse marche. Quest'anno si è svolta anche una gara Uisp dei bambini. È una vera e propria festa, che procede a ritmo di musica e banchetti. Inoltre, sempre a Riccione, abbiamo incontrato un gruppo che pratica il parkour in una palestra di ginnastica artistica, guidato da due ragazzi di scienze motorie. Vengono proposte cose a portata di tutti, e li abbiamo invitati al nostro skatepark per fare una manifestazione di entrambe le discipline. Io tento di fare da apripista per le nuove realtà che potrebbero coinvolgere i nostri soci. Così, ho individuato una piccola palestra di Rimini dove si pratica l'arrampicata d'inverno per prepararsi per le scalate estive sull'Appennino".

Quale supporto avete dalla Uisp territoriale?

"Siamo affiliati alla Uisp da quando ci siamo costituiti. Il privilegio di una realtà strutturata è quello di poter organizzare e partecipare a campionati, corsi per istruttori e molto altro. Stiamo puntando molto, infatti, sulla formazione di istruttori qualificati. Nell'ultimo corso, della durata di un weekend, ne abbiamo formati tredici fra skate e roller. L'importanza di questi corsi è quella di stabilire un regolamento condiviso. Per ora l'organizzazione dei campionari è guidata da Firenze, noi stiamo cercando di portare i ragazzi in questa direzione, per alzare il livello di preparazione e permettergli di partecipare alle gare. L'importanza di un'attività strutturata si nota anche dallo svolgimento meno caotico dei contest, manifestazioni un tempo fuori da ogni controllo, in cui ora si cerca di tutelare i più giovani e dove la mentalità generale sta diventando più responsabile".

Quali sono le difficoltà più rilevanti per le vostre attività?

"Il costo delle attrezzature è notevole. Nel 2011 non abbiamo ripreso in gestione lo skatepark a causa dell'usura delle strutture che sono state riparate solo dopo tempo dal Comune. Poi un atto vandalico ha compromesso l'utilizzo di una rampa. Le pedane costano molto, per risparmiare è possibile produrle artigianalmente ma solo fino a una certa altezza, dopo la quale sono richiesti particolari permessi e un collaudo, anch'essi molto costosi".

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