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Da Johannesburg a Casalecchio: uguali diritti per tutti

Si è svolta a Roma la prima conferenza stampa di presentazione dei Mondiali Antirazzisti 2010.

La conferenza stampa di presentazione dei Mondiali Antirazzisti a Romadi Redazione Uisp nazionale


ROMA - Si è svolta martedì 22 giugno a Roma, presso il campo XXV Aprile, sede dei Liberi Nantes Football Club, la conferenza stampa di presentazione dei Mondiali Antirazzisti, moderata da Daniela Conti (Ufficio stampa Mondiali Antirazzisti) proprio mentre a Johannesburg, in Sudafrica, si svolgeva la cerimonia del Premio "Nelson Mandela - Sport e solidarietà 2010" istituto da Uisp e centro Benny Nato per riconoscere l'impegno antirazzista di alcuni tra giornalisti e sportivi internazionali.

Come più volte ribadito dai relatori, la scelta di organizzare la conferenza stampa nella sede dei Liberi Nantes è stato un tributo alla squadra romana composta da rifugiati politici e richiedenti asilo per ribadire, dopo l'assegnazione della coppa Mondiali Antirazzisti 2009, l'importanza dell'azione sociale e antirazzista da essi svolta.

In apertura la presentazione del programma della manifestazione, che si svolgerà dal 7 all'11 luglio a Casalecchio di Reno (Bo), da parte di Carlo Balestri, responsabile dell'organizzazione dei Mondiali Antirazzisti, che ha sottolineato la centralità del tema dei diritti nell'edizione 2010. Balestri ha annunciato che quest'anno la partecipazione stimata sarà di circa 5000 persone, contando solo coloro che parteciperanno attivamente all'evento con una squadra di calcio.

"Noi diciamo sempre che i Liberi Nantes esistono - ha affermato Gianluca Di Girolami, presidente dei Liberi Nantes - perché esistono i Mondiali Antirazzisti. Da qui l'idea di riproporre uno spazio come quello dei Mondiali per 365 giorni l'anno. Uno spazio che sia libero e in grado di parlare di intercultura in maniera permanente".

"Ho apprezzato molto il vostro invito - ha affermato Matlho Molema, segretario dell'ambasciata del Sudafrica a Roma e incaricato per i Mondiali di calcio Fifa - e qui voglio ricordare che il Sudafrica non avrebbe potuto sopportare l'apartheid se fossimo stati soli. Molti di noi hanno infatti perso amici, parenti e fratelli nella lotta. In questa sede vorrei che fossero lanciati alle giovani generazioni messaggi di inclusione sociale. La coppa del mondo di calcio è un appuntamento molto importante per l'Africa perché dà l'opportunità di abbattere molto stereotipi che esistono ancora e di mostrare il nuovo volto dell'Africa in grado di ospitare eventi e persone dagli altri paesi del mondo".

La conferenza stampa ha poi passato il testimone a Johannesburg, per raccontare in diretta lo svolgimento della cerimonia. "Essere qui in compagnia dei grandi combattenti contro l'apartheid è una grande emozione ed anche il contesto che ci ospita è molto vivo e frequentato. Credo che questo inizio di estate e di iniziative che parte dal premio e si chiude con i Mondiali Antirazzisti quest'anno sottolinei più che mai l'impegno dell'associazione nella lotta al razzismo". Queste le parole di Filippo Fossati, presidente della Uisp, in collegamento dal Museo dell'Apartheid di Johannesburg. "Proprio al Museo dell'Apartheid - ha sottolineato Vincenzo Curatola, presidente della Benny Nato - verrà donata parte della mostra che racconta l'impegno della società civile italiana contro l'apartheid e al fianco della popolazione sudafricana".

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