MODENA - È uno dei momenti più belli e importanti della stagione quello del mese di febbraio per la lega calcio Uisp Modena: si giocano infatti in questi giorni le finali del memorial "Danilo Vallerini". È l'occasione migliore anche per stilare un bilancio del torneo e dell'attività della lega col suo storico presidente, Gino Montecchi, che parla a tutto tondo di calcio Uisp a Modena e delle decine di attività che da sempre movimentano la provincia.
Montecchi, intanto il torneo "Vallerini". Ci racconti un po': com'è nato, qual è la sua storia e come si è sviluppato negli anni?
"Il torneo è intitolato alla memoria di Danilo Vallerini, storico dirigente Uisp e presidente dell'allora lega calcio di Carpi. Da sempre Danilo aveva mostrato grande attenzione ai giovanissimi e così l'intitolargli un memorial è venuto come logica conseguenza. Siamo partiti con una ventina di squadre solo della zona di Carpi, oggi ospitiamo oltre 150 formazioni da tutta la provincia di Modena".
Come mai un torneo giovanile in palestra?
"Il 'Vallerini' risponde a un'esigenza dei settori giovanili, che si trovavano per oltre tre mesi a non poter disputare partite all'aperto a causa dell'impraticabilità dei campi in inverno. Così invece possono giocare in tutta tranquillità, sempre all'interno dei valori guida Uisp dello sportpertutti e dell'aggregazione".
Insomma, un successo. Ma nel suo complesso, come sta la lega calcio Uisp Modena?
"Nonostante il periodo di crisi generale si può dire che stiamo bene. Per il calcio a 11 rimaniamo un punto di riferimento, con circa 130 squadre di adulti. Ma è il settore giovanile il nostro fiore all'occhiello: da tre anni i nostri campionati ospitano dalle 180 alle 185 squadre, una partecipazione senza precedenti. Senza scordare calcio a 5 e calcio a 7".
Un'attività fondata sui principi Uisp...
"Ovviamente. Si lavora molto sulla qualità del servizio, con scopi e modalità diverse rispetto all'attività federale, come è giusto che sia. Uisp deve far fare sport a tutti, anche a coloro che non hanno grandi mezzi economici, cercando di prevenire l'abbandono sportivo giovanile e combattere la sedentarietà".
La sua lega è in fase di rinnovamento?
"Stiamo lavorando su un ricambio generazionale. Abbiamo già tanti collaboratori giovani per calcio a 5, calcio a 7 e settore giovanile, vogliamo andare in quella direzione anche nel calcio a 11".
Un rinnovo che si percepisce già anche nelle tante attività "extra"...
"Organizziamo tornei di calcio a 5, a 7 e giovanili in estate, ci stiamo muovendo per ricominciare l'attività del calcio femminile, inoltre non stiamo mai fermi sul lato formazione: è un orgoglio per noi organizzare da 15 anni un corso per allenatori di settore giovanile che non ha mai meno di 20 iscritti, e anche i nostri corsi arbitri sono sempre affollati".
Che futuro vede per la lega calcio Uisp?
"La crisi economica pesa anche sulle attività sportive, sarà così anche per la prossima stagione. Ma un buon lavoro, voglia di fare e valori sempre solidi non possono che aiutarci a uscire da questo periodo buio il prima possibile".