BOLOGNA - Coprirà quasi tutto il territorio regionale l'edizione 2013 di Bicincittà in Emilia-Romagna. La passeggiata su due ruote votata alla promozione della mobilità alternativa, della cultura urbana e dell'educazione ambientale si svolgerà infatti a Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini il prossimo 12 maggio, in contemporanea con altre decine di città in Italia. Considerando tutti gli appuntamenti in programma tra maggio e giugno, oltre ovviamente alla giornata clou del 12 maggio, saranno 150 i centri urbani italiani ad ospitare questa storica manifestazione Uisp, giunta alla sua edizione numero 29. Tra queste ci sarà anche Bondeno, in provincia di Ferrara, per la quale la data non è ancora stata fissata.
"Riduco, Riciclo, Riuso": è questo lo slogan "verde" di Bicincittà, che nella tutela dell'ambiente si collega a tutte le grandi manifestazioni Uisp del 2013, da Vivicittà a Giocagin. La manifestazione non è competitiva, è rivolta alle famiglie ed ha l'obiettivo di coinvolgere interi nuclei, dai bambini agli anziani, offrendo la possibilità di vivere in maniera diversa la città che quotidianamente è invasa dalle automobili. L'invito sarà dunque come sempre quello di lasciare l'auto a casa e di prendere la bici per respirare un'aria più pulita e godersi davvero la città, incentivando con questo comportamento le amministrazioni alla realizzazione di piste ciclabili e percorsi "sicuri" e sensibilizzando l'opinione pubblica sulla possibilità di usare mezzi alternativi all'automobile.
Bicincittà è anche solidarietà. Anche quest'anno infatti verranno raccolti fondi per progetti di cooperazione internazionale. Quanto raccolto sarà destinato al progetto "Lontani da dove? Educare alla mondialità" che si articola in corsi di formazione di 32 ore ciascuno, destinati agli operatori Uisp, ai quali si susseguono interventi, all'interno di scuole e non solo, con bambini e ragazzi. Gli interventi hanno lo scopo di educare alla mondialità le giovani generazioni, consolidare la cultura della convivenza, modificare l'orientamento alla sicurezza e alla paura in orientamento all'accoglienza e alla solidarietà, utilizzando il gioco e lo "sportpertutti" quali strumenti di conoscenza e relazione educativa, il tutto attraverso l'utilizzo di un kit didattico appositamente realizzato dallo staff di coordinamento del progetto.