Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Il lavoro dello sport

Ieri, ai Mondiali Antirazzisti, nel parco di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia (Mo), un dibattito sulle conseguenze del terremoto e su quanto ha fatto il mondo sportivo nell'emergenza. A un anno dalle scosse

Nicola Fossella - Shoot4Changedi Fabrizio Pompei


CASTELFRANCO EMILIA (MO) - "Sport e cultura: fin quando ci sono, tutti li danno per scontati, a volte bistrattandoli. Quando si fermano se ne avverte la mancanza e se ne capisce l'importanza". Così Massimo Mezzetti, assessore della Regione con delega proprio su sport e cultura, è intervenuto ieri al dibattito "A un anno dal terremoto in Emilia-Romagna" che si è svolto ieri, alle 18, nella piazza dei Mondiali Antirazzisti, la manifestazione Uisp per la lotta a tutte le discriminazioni che proseguirà fino a domenica 7 luglio nel parco di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia (Mo).

Mezzetti ha poi insistito sul valore sociale ma anche economico di sport e cultura. "Troppo spesso - ha affermato - ci si dimentica che dietro questi mondi ci sono lavoratori che non godono neppure degli stessi diritti di chi opera nel settore produttivo. Proprio per questo i sindaci, nell'emergenza, sono stati i primi a chiedere di investire in questi ambiti, ripristinando prima di tutto le strutture". Di impiantistica ha parlato anche Lisa Poletti, assessore a pari opportunità, politiche giovanili e sport del Comune di Finale Emilia, che ha ricordato il grande impegno delle società sportive che hanno messo a disposizione le proprie strutture per accogliere le persone colpite dal terremoto. "Queste strutture - ha affermato - danneggiate o dal sisma o dall'uso nel momento di emergenza, vanno ripristinate al più presto. Proprio partendo dallo sport e dalla cultura l'Italia deve rispondere alla crisi attuale".

Il valore dello sport è stato ricordato anche da Massimo Bondioli, assessore a sport e ambiente del Comune di San Felice sul Panaro. "Tornare al più presto a fare attività fisica - ha spiegato - significa tornare a una sorta di 'normalità', soprattutto per i ragazzi. Per questo bisogna puntare a un lavoro di squadra tra i comuni e le società sportive evitando ogni tipo di campanilismo". L'idea di una necessità di sinergie tra soggetti diversi nel riconoscimento di una propria identità e autonomia è stato il punto su cui si sono concentrati molti degli interventi degli ospiti. D'accordo le istituzioni, con il sindaco di Castelfranco Emilia, Stefano Reggianini, e le società sportive rappresentate da Riccardo Orlando, presidente della polisportiva club 33. Entrambi hanno infatti sottolineato come la collaborazione non debba annullare le peculiarità di ogni soggetto ma piuttosto esaltarne le caratteristiche e le qualità.

Presente al dibattito anche Paolo Belluzzi, direttore sportivo della Uisp Modena. "Il terremoto - ha affermato - ci ha insegnato molte cose. Vanno riviste le politiche sportive per quel che riguarda la gestione e la costruzione di impianti che devono rispondere ai veri bisogni dei cittadini". Anche Mezzetti è tornato a parlare del profilo da seguire per una migliore gestione del mondo della cultura e dello sport. "Chi lavora in questi settori deve guardare contemporaneamente alla base, cercando sostegno nell'opinione pubblica e, conseguentemente, in alto facendo pressione sulle istituzioni".

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