Entrata in vigore il 1° luglio 2023, la nuova riforma del lavoro sportivo è ora tema di assoluta attualità per tutti i soggetti che operano nel vasto mondo dello sport italiano. Esito di un percorso lungo e tortuoso, dovuto alla successione dei tanti governi che si sono susseguiti e al cambiamento continuo del contesto d’azione, questa riforma segna necessariamente un nuovo punto di partenza per la gestione dello sport nel nostro paese.
Sarà questo un passo positivo o negativo per il contesto sportivo attuale e futuro? “Per UISP è un passaggio importante, un primo passo” racconta Enrico Balestra, presidente del comitato Uisp Emilia-Romagna nell’intervista rilasciata ad UP! Uisp Podcast all’interno della puntata conclusiva della prima stagione del progetto e dedicata proprio alla questione riforma.
“Mi piacerebbe dire che la UISP è molto contenta di questa riforma essendo l’ente che ha richiesto interventi da oltre 20 anni - continua Balestra -, ma nel concreto percorso e tempistiche sono problema oggettivo. E’ importante ricordare che i tentativi di riforma sono stati avviati dal primo governo Conte con il sottosegretario Giorgetti ma ha attraversato trasformazioni molto importanti. Sebbene abbia cambiato diverse volte segno, tra i governi che si sono succeduti e i vari eventi come la pandemia, la guerra e il relativo cambio d’Agenda, è oggi il ministro Abodi che ha cercato di restituire coerenza e sostenibilità ad un percorso davvero difficile da commentare, a livello istituzionale (…) Quando rimandi troppo a lungo le decisioni, le difficoltà arrivano in modo più scomposto ed anche pericoloso, rendendo tutto oggettivamente più complicato. Oggi c’è da gestire una delicata transizione, e in questo senso la riforma è un passo avanti”.
Tra le tante le novità che la riforma introduce, si parla molto della nuova gestione dei collaboratori sportivi che, grazie a un inquadramento differente, dovrebbero guadagnare maggiori tutele. L’applicazione delle nuove normative, però, richiede ancora ulteriori chiarimenti che devono essere introdotti dai decreti correttivi attesi per i prossimi giorni: “Sarebbe stato meglio (sempre per usare metafore sportive) avere le bocce ferme con sei mesi davanti per organizzare, pianificare e comunicare nel dettaglio quello che ci aspetta, perché nel momento in cui si cambiano le regole del gioco mutano anche gli schemi e le tattiche: il mondo sportivo e i suoi dirigenti hanno bisogno di interiorizzare questo passaggio ed interrogarsi su come ridisegnare le loro strategie ed i loro assetti” spiega ancora Balestra.
Consapevole delle difficoltà di ASD/SSD e di tutti gli organismi sportivi, UISP ha quindi cercato di mettere a disposizione dei suoi associati alcuni strumenti utili a semplificarne il lavoro. Si parte dai webinar e le consulenze gratuite garantite dal progetto nazionale di Sport Point e da quello regionale di Assieme, tramite i quali associazioni e società sportive nelle persone dei propri dirigenti possono richiedere appuntamenti gratuiti di confronto sui temi gestionali delle varie organizzazioni. Oltre agli sportelli di consulenza presso i Comitati Territoriali UISP ed ai servizi offerti da ARSEA srl (azienda regionale di UISP per i servizi alle associazioni), grazie all’App UISP è possibile rivedere tutti i webinar svolti, riascoltando le parole dei consulenti sui temi della riforma. Infine, è importante citare la documentazione preparata e messa a disposizione da UISP nell’AreaRiservata2.0: qui sono reperibili i fac-simili dei contratti e delle autodichiarazioni necessarie per le differenti mansioni, nonché le circolari quotidianamente aggiornate con le ultime novità in materia di lavoro sportivo e non solo.
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