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Emilia-Romagna

In dieci al biliardino

A Borella, in provincia di Forlì-Cesena, da sei anni si disputa il campionato italiano di biliardino a squadre. Nuove regole per uno di quei giochi popolari approfonditi nello speciale dedicato ai folkgames in Emilia-Romagna, in uscita nel prossimo numero di "Fuori Area"

di Fabrizio Pompei


BORELLA (FC) - Biliardino, calcio balilla, calcetto, calcino. Nomi diversi per il  gioco inventato a metà degli anni Trenta da Alejandro Finisterre, poeta ed editore spagnolo che, prendendo in prestito l'idea dal tennis-tavolo, decise di costruire un calcio in miniatura per quei bambini che, mutilati dalle bombe, non avrebbero più potuto giocare a pallone. Diffusosi in Italia dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto nel Sud, il biliardino è diventato una presenza immancabile nei bar e nei circoli, fino ad essere riconosciuto come un vero e proprio sport nel 2002 con la fondazione della Federazione internazionale di calcio da tavolo (Itsf).

Una partita di biliardino la si immagina come un classico "due contro due", due coppie cioè composte da un difensore e un attaccante: di certo non si pensa a squadre di dieci persone. Questo invece è quello che accade da sei anni a Borella, una piccola frazione vicino Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, durante le finali nazionali di biliardino a squadre. Si gioca con 6 titolari (3 coppie) e 4 riserve che intervengono eventualmente in caso stanchezza, infortuni, o impegni dell'ultimo momento. Se nel calcio balilla tradizionale ogni coppia gioca per sé, in quello a squadre conta l'appartenenza a un circolo, a una società. Perciò è necessario definire bene le coppie bilanciando i ruoli: è meglio avere tre coppie equilibrate anziché una fortissima e due mediocri.

Cesenatico è uno dei centri estivi più importanti della riviera romagnola. Il comune, in provincia di Forlì-Cesena, conta circa 25.000 abitanti ma registra, grazie alle sue strutture alberghiere, tre milioni di presenze a stagione. Antico paese di pescatori, la cui storia è testimoniata dalle "conserve" - antiche ghiacciaie in muratura che per secoli hanno permesso di conservare il pescato anche durante i mesi estivi - a metà Novecento Cesenatico si reinventa meta turistica, riconvertendo antiche ville in alberghi e dando vita alle prime colonie.

"Il nostro - racconta Davide Ceccaroni, dirigente della Uisp di Forlì-Cesena e tra i fondatori del campionato - è un territorio ancora ricchissimo di strutture con finalità sociale. Tradotto: da noi alla sera si esce ancora e si va nel bar. Uno dei tratti che contraddistingue l'attività della Uisp nel nostro territorio è proprio quest'aspetto associativo, il mettere al centro la socialità". Lo stesso torneo nasce dalla tradizione di questi luoghi: "circa 15 anni fa, partendo da un pugno di 6 case vicino Cesena in cui si giocava a biliardino, pensammo di strutturare un campionato a squadre. Guardando alla tradizione delle 'boccette' organizzammo incontri tra le squadre dei diversi bar con partite di andata e ritorno. L'iniziativa pian piano è cresciuta e per la prossima edizione del 2013 le iscrizioni si sono chiuse con la partecipazione di ben 78 squadre".

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