FORLÌ - Sabato 8 marzo a Forlì si gioca Casablanca-Juventinità, partita del campionato di calcio Uisp che vede incontrarsi una formazione composta interamente da giocatori marocchini contro una squadra di Forlimpopoli. Un insulto razzista, pronunciato da un giocatore del club Juventinità, segna questo incontro. Rachid Hansal, 41 anni, capitano della squadra, con un passato nella serie A marocchina e qualche presenza in nazionale, afferma: "Abbiamo fatto anche un esposto alla Uisp, citando il nome dell'autore di quella frase". E già da questa mattina l'ipotesi di un ritiro della squadra è rientrata.
Il caso scuote fortemente l'Unione Italiana Sport Per tutti, da sempre impegnata per contrastare ogni forma di razzismo e promuovere l'integrazione attraverso lo sport. "Il nostro comitato - afferma Gianluca Soglia, presidente della Uisp Forlì-Cesena - ha sempre sostenuto l'attività del Casablanca, garantendo e facilitando loro l'iscrizione ai campionati e coinvolgendoli, assieme ad altre squadre di nuovi cittadini, anche in tornei locali contro il razzismo come il nostro Mundialito, organizzato con la consulta comunale degli stranieri e il Comune di Forlì".
Nonostante questo interesse per l'educazione all'antirazzismo nel calcio e nello sport in generale, testimoniato anche dall'impegno da 18 anni nell'organizzazione dei Mondiali Antirazzisti, "casi simili - continua Soglia - finiscono con il verificarsi anche sui nostri campi. Prenderemo provvedimenti nei confronti del responsabile di questo atto per noi inaccettabile. Il nostro auspicio - conclude il presidente Uisp di Forlì-Cesena - è che il Casablanca, una realtà importante del nostro campionato, continui a giocare con noi. Magari portando avanti insieme tutte le possibili iniziative contro le discriminazioni".
"Abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto negli anni - afferma Giuseppe Giletto Lazzaro, presidente della lega calcio Uisp Forlì-Cesena - per aiutare il Casablanca, così come altri ragazzi, nel processo d'integrazione. Abbiamo anche altre esperienze di squadre composte da migranti nella lega. Per cui riteniamo inaccettabile quanto avvenuto".
La Uisp Forlì-Cesena, tramite la Commissione prima istanza della locale lega calcio, già da lunedì sta verificando quanto accaduto nella partita, sia in riferimento al citato episodio di razzismo sia per quanto concerne altre irregolarità. Un'analisi dettagliata dei fatti necessaria per prendere correttamente i provvedimenti disciplinari. "Ci fa piacere - sottolinea la Uisp Emilia-Romagna - che la politica si interessi a casi simili, come emerso dalle dichiarazioni di alcuni parlamentari, ma non vediamo il bisogno di sollecitazioni di altri enti di promozione sportiva nei confronti di una Uisp il cui impegno antirazzista è universalmente riconosciuto. Comportamenti diversi ci sembrano inutili strumentalizzazioni, che impediscono un confronto serio su azioni e progetti a favore invece di inutili polemiche tramite i comunicati stampa".