Comitato Regionale

Emilia-Romagna

In attesa del congresso di Parma

Alla vigilia del 12 dicembre, con i prossimi appuntamenti congressuali Uisp, continua il ciclo di interviste dedicato ai nostri attuali presidenti territoriali e al loro percorso in questi quattro anni.

 

di Ginevra Langella

BOLOGNA - Si terrà il 12 dicembre il secondo dei dieci congressi territoriali che andranno a ridefinire i nuovi componenti del consiglio direttivo di ciascuna sede Uisp del territorio emiliano-romagnolo. Abbiamo intervistato Donato Amadei, l'attuale presidente di Uisp Parma, che introduce ai prossimi passi che seguiranno il suo secondo mandato.

Donato, che tipo di congresso si prospetta sabato? Ci si arriverà tranquilli o con qualche difficoltà?
«Sicuramente la prima difficoltà è stata quella di fare proprio il congresso. Ad ogni modo faremo tutto a distanza, solo sei di noi si ritroveranno alla Fondazione Bagnaresi. Secondo noi non è il momento giusto, anche se siamo comunque costretti a farlo: costretti non perché siamo attaccati alla poltrona, anche perché davanti a me ho ancora fortunatamente quattro anni, ma perché siamo con un terzo dei soci e con una situazione anomala che coinvolge il mondo intero. Fortunatamente l'ultimo bilancio consultivo approvato ieri ci vede con un leggero segno positivo, che ci permetterà di mettere da parte qualcosa per l'anno che viene. Di conseguenza, grazie anche a questo, l'attenzione prioritaria che daremo nei futuri quattro anni è sulle attività, sulle associazioni e la contaminazione: queste saranno le tre parole chiave su cui ci concentreremo sabato».

Quindi si può dire che per altri quattro anni avrai la possibilità di operare con continuità.
«Sì, assolutamente sì. Dal momento che si può salire in carica per due mandati, ed essendo l'ultima possibilità di lavorare sul campo, sono contento di cogliere questa possibilità. Sarà un modo per raggiungere gli obiettivi dell'ultimo mandato che non sono stati ancora raggiunti. Questo sarà quello su cui ci concentreremo ancora di più in questi prossimi anni. In generale, per quanto riguarda la situazione generale del comitato posso dire che la Uisp di Parma è un comitato che l'anno scorso ha superato 20.000 soci e siamo molto contenti che, nonostante il COVID-19, siamo riusciti a mantenere una quota del genere». 

Quali sono i piani futuri per il Comitato?
«Quello che sto cercando di fare in questi anni è cercare di svolgere in modo ancora più efficacemente il lavoro fatto fino ad ora. Voglio dedicarmi anche a quei settori di attività in cui abbiamo tanti tesserati con i quali però siamo poco coinvolti: parlo proprio a livello di attività, non per quello che riguarda i soci. Un grande cambiamento interesserà quindi anche il consiglio e consisterà nell'aggiungere ai 10 settori, che rappresentano la maggioranza dei soci, altri cinque invitati, tra cui ad esempio il tennis con i suoi 70 soci e le attività equestri e cinofile che ne presenta 250. Questo perché crediamo fortemente che più riusciamo a far vedere che cos'è la Uisp, più riusciremo a dimostrare la forza che abbiamo in essere, soprattutto grazie anche ai nostri collaboratori che mettono tanta passione e volontà. Qualità importanti per i prossimi passi futuri. Altri piani futuri saranno poi in funzione delle commissioni che si creeranno in consiglio, per cercare di elaborare altre attività. Cercheremo di ampliare e consolidare la nostra rete con altre realtà e associazioni. Per me l'espressione più bella per definire la Uisp è "un'associazione di associazioni" e questa è la chiave di lettura di quello che sarà il mio lavoro in questi futuri anni».

Quali risultati sono stati raggiunti durante questi anni, prima di essere stati travolti da questa emergenza? Cosa ci sarà invece da terminare e da riprendere quindi con il nuovo mandato?
«Siamo partiti proprio ieri con un piccolo excursus su quanto fatto in questo periodo insieme. Possiamo dire che in questi anni siamo andati sempre di più ad aumentare in attività e questo ci ha permesso di raggiungere poi anche traguardi importanti, come creare una festa dello sportpertutti aperta alle nostre società sportive in maniera gratuita che ha visto la partecipazione di una trentina di società. L'obiettivo è quindi quello di tornare ad un'attività piena e continuativa a 360°, aumentando l'offerta sportiva, aumentando la base associativa e tesserativa, coinvolgendo anche settori di attività che storicamente non sono mai stati coinvolti, permettendo così  di conseguenza anche alla Uisp di crescere e rafforzarsi. "Capovolgere il futuro" (slogan di quest'anno della campagna di tesseramento Uisp, N.d.R.) mi sembra una frase ad hoc per come siamo messi adesso, perché è lo spirito giusto da seguire». 

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