Mondiali Antirazzisti: ora si deve brindare!

di Mattia Boccuti

BOLOGNA - Mattinata di intenso fermento per la sede regionale Uisp Emilia-Romagna in via Riva di Reno 75/3 a Bologna. Nella giornata di venerdì primo luglio tra le 9,30 e le 12,30 si succederanno due eventi di grande interesse per addetti ai lavori della carta stampata e non. Infatti, nelle prime due ore (con accredito a partire dalle 9) i locali della sala conferenza ospiteranno il corso di formazione destinato a tutti gli iscritti all'albo nazionale dei giornalisti sulla Carta di Roma e i diritti dei migranti.  Relatori saranno Mauro Valeri,  sociologo dello sport e responsabile dell'Osservatorio nazionale su razzismo e antirazzismo nel calcio, e Giovanni Rossi, ex presidente della Fnsi e membro dell'Associazione Carta di Roma. Nell'ora immediatamente seguente i giornalisti potranno seguire la conferenza stampa nazionale di presentazione della ventesima edizione dei Mondiali Antirazzisti, la festa Uisp contro ogni forma si discrimiazione al via mercoledì 6 luglio. Andiamo però in ordine.

Al centro del corso di formazione saranno i temi della diffusione della conoscenza della Carta di Roma e della promozione dei diritti dei migranti negli organi di informazione. Redatta congiuntamente dal Sindacato dei giornalisti e dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti nel 2008, la Carta di Roma è la "l'ago magnetico" del giornalismo italiano, il codice deontologico per il trattamento delle informazioni di richiedenti asilo e rifugiati nel territorio nazionale. Il documento è la diretta conseguenza di un crescente disagio cresciuto in seno all'Ordine per il modo superficiale che troppo spesso dominava le cronache di giornalisti sul tema delicatissimo dell'immigrazione.  Non apparirà quindi un caso il tentativo da parte degli organizzatori di unire i ragionamenti animati da Mauro Valeri e Giovanni Rossi agli argomenti che la presentazione dei Mondiali Antirazzisti solleverà.

Giunta infatti alla ventesima edizione, la festa di Castelfranco Emilia (MO) è una genuina espressione della lotta a violenza, sessismo e xenofobia, un esperimento nato nel lontano 1997 dall'impegno di visionari gruppi del tifo organizzato. Passata dalle 8 squadre di calcio e 80 partecipanti della prima manifestazione agli oltre 7.000 partecipanti dello scorso anno, i Mondiali Antirazzisti sono una fiaba metropolitana che testimonia le enormi potenzialità dei valori dello sport dilettantistico. Temi quindi di scottante attualità, soprattutto in considerazione dei semi di paura verso lo straniero che leader populisti (nostrani e non) con "referendum e annessi" stanno provando a spargere.