PARMA - Prevenire l'isolamento degli anziani e contribuire, attraverso la pratica sportiva, al mantenimento di una condizione psico-fisica ottimale. Sono questi gli scopi del progetto integrato di prevenzione e promozione della salute denominato "Il movimento come stile di vita per gli anziani", elaborato dall'Uisp in collaborazione con i Ministeri della Salute, della Famiglia, della Solidarietà Sociale, delle Politiche Giovanili e Attività Sportive. L'importante iniziativa sarà presentata sabato 23 febbraio a Parma presso la sala Assistenza pubblica di via Gorizia 2 nel corso della conferenza "L'attività motoria nella grandetà". Prenderanno parte all'incontro, oltre al presidente del Comitato provinciale di Parma Enrica Montanini e al presidente Nazionale Anziani in Movimento Uisp Andrea Imeroni, anche Tiziana Mozzoni e Paolo Zoni, assessori alla Salute e alle Politiche Sociali rispettivamente della Provincia e del Comune di Parma. Tra gli altri, si segnala inoltre la presenza di importanti esponenti del mondo della medicina quali il direttore Sanitario Asl Massimo Fabi e il professor Paolo Chiodera, docente di Scienze delle Attività Motorie alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma.
Due le fasi in cui si sviluppa il progetto "Il movimento come stile di vita per gli anziani" e che contribuiscono a renderlo davvero un momento elaborato e completo di tutela della salute nella "grandetà". Da un lato l'Attività Fisica Adattata, già attiva da un anno sul territorio di Parma e divenuta oggetto di una legge Regionale in Toscana, e dall'altro la ginnastica a domicilio. La prima consiste in una serie di proposte post-riabilitative di mantenimento, da svolgere in palestre o comunque in sale ritenute idonee, tramite esercizi fisici elaborati appositamente da una commissione medica per gruppi di 10-15 anziani con patologie omogenee. La seconda si fonda invece su una pratica quotidiana che l'anziano, la cui richiesta di adesione al progetto può essere formulata anche direttamente dai Servizi Sociali, dal medico curante o dai conoscenti, può tranquillamente osservare a casa propria. Proprio questa opportunità rappresenta un fondamentale strumento di azione sociale e di intervento in tutti quei casi in cui, a seguito di qualsivoglia trauma, le persone corrono il rischio di isolarsi sempre di più tra le mura domestiche.
Il progetto, che ha come principale finanziatore la Fondazione Johnson&Johnson oltre all'appoggio della Regione Emilia Romagna, ha riscontrato nel primo anno l'adesione di 115 anziani, di cui 85 hanno richiesto la riattivazione delle terapie. Tra le città coinvolte nella fase sperimentale di questa iniziativa, che ha però carattere nazionale, ci sono al momento Torino, Milano, Roma, Orvieto, Martina Franca, Empoli, oltre che naturalmente Parma.
L'iniziativa vede l'Uisp Area Anziani – con il portato di esperienza dei suoi operatori, tutti laureati in Scienze motorie e ulteriormente formati ad hoc per queste particolari attività – come principale collaboratore per quanto riguarda l'organizzazione e l'effettuazione di entrambi i percorsi. Ciò nonostante appare chiara la necessità di avviare un'intensa collaborazione con i medici di base sia per quanto riguarda le competenze scientifiche sia per agevolare il processo di coinvolgimento degli anziani.