dallo speciale "I campioni dello sportpertutti"
PARMA - È una delle realtà più plurali del territorio parmigiano, la Polisportiva Inzani, che all'interno del proprio circolo promuove gli sport più disparati creando aggregazione: calcio (anche nella versione al femminile), pesca, cicloturismo, ginnastica ritmica e artistica, judo e pallavolo sono le attività che i circa 300 tesserati possono praticare all'interno delle strutture della Inzani, una polisportiva che è anche un circolo ricreativo con attività che spaziano dal teatro al burraco. Lo sport qui è arrivato anche a essere di alto livello, soprattutto nel judo e nella ginnastica ritmica dove Beatrice Bergamin si è laureata campionessa regionale lo scorso anno e quest'anno, in coppia con Rebecca Pellegri, ha vinto i regionali piazzandosi poi seconda ai campionati interregionali.
"Prevalentemente facciamo attività polisportiva e di base - racconta il presidente Franco Pomelli - ma abbiamo storicamente una buona scuola di ginnastica e di judo: così capita che qualche atleta arrivi ad alto livello. Ad esempio la nostra Giulia Cantoni è diventata una campionessa del judo e ora fa attività con la Federazione. E ovviamente ci auguriamo che anche le nostre ginnaste coronino un bel sogno sportivo. Ma il nostro budget è per oltre il 60% dedicato all'attività di base, che parte dai giovanissimi che affrontano la ginnastica o il volley fino ai più anziani cicloamatori. Ci sono oltre 80 ragazzi che si avviano al judo e quasi 200 che praticano la ginnastica: la maggior parte di loro lo fa come sport di base, solo in pochi arrivano in alto. Ed è giusto che sia così, siamo qui per garantire un servizio". Non ci sono rapporti diretti con le Federazioni e le forze armate: le ginnaste che arrivano ad alto livello vengono chiamate dalla Federazione di riferimento, inserite in un contesto professionistico e solo in alcuni casi proseguono legate a un corpo, come nel caso di Giulia Cantoni, campionessa di judo, ora in forza alle Fiamme Azzurre. Tutte si staccano quindi dalla polisportiva in cui hanno mosso i primi passi.
Una polisportiva, la Inzani, che come tutte deve far fronte a una crisi economica che ovviamente vede lo sport e l'associazionismo coinvolti in tutto e per tutto: "Attualmente riusciamo ancora ad andare avanti con tutte le nostre attività - racconta Pomelli - ma già dall'anno prossimo qualcosa dovremo tagliare. Purtroppo ci sono meno entrate e nell'attività giovanile ci sono meno iscritti, nonostante il nostro sforzo di mantenere accessibili le tariffe. Quest'anno il calo in bilancio è stato del 7/8%, la prossima stagione questa forbice potrebbe divaricarsi e allora saremo costretti a intervenire".